La Colombia è stato il più grande produttore di oro del mondo durante il 19° secolo, quando la maggior parte della produzione era concentrata nel distretto colombiano di Antioquia, il cui capoluogo è Medellin.
Ma l’estrazione di oro nel paese ha una storia molto più antica, risalente alle epoche precolombiane.
Un grande potenziale di risorse naturali
Ad oggi, la Colombia rimane un paese ancora in gran parte inesplorato per quanto riguarda le risorse minerarie, ma con un grande potenziale di risorse naturali, tra le quali oro, rame e argento. Infatti, meno dell’8% del territorio nazionale è stato esplorato. Questo è il motivo per cui molte società minerarie hanno focalizzato l’attenzione sulla Colombia per iniziare nuove esplorazioni e per sviluppare nuovi siti estrattivi.
Tuttavia, esistono ancora parecchi problemi che affliggono il paese e che rischiano di compromettere gli sviluppi futuri di tutto il settore.
Uno di questi sono i minatori illegali. Secondo l’agenzia Bloomberg, l’estrazione illegale di oro è a tutt’oggi un’industria fiorente, nonostante gli sforzi del governo per arginare il fenomeno.
Fino al 2010, veniva stimata una percentuale di circa l’87% di oro estratto illegalmente, con conseguenze ambientali disastrose a causa dell’utilizzo di sostanze altamente inquinanti, come il mercurio, senza alcuna regola o controllo.
Narcotrafficanti nel business degli smeraldi e dell’oro
Recentemente, anche i narcotrafficanti si stanno inserendo nel business dell’estrazione d’oro e degli smeraldi, sia per le difficoltà dei tradizionali settori criminali con cui i trafficanti di droga si stanno scontrando e sia per il grande potenziale di sviluppo dell’industria mineraria nazionale. Insomma, meglio l’oro della cocaina.
Le maggiori società minerarie impegnate in Colombia nell’estrazione di oro sono le seguenti.
- Trident Gold, ha la propria sede a Medellin.
- Colombian Mines, è una società con sede a Vancouver (Canada).
- AngloGold Ashanti, è una multinazionale sudafricana con sede a Johannesburg.
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