Le preoccupazioni per i rischi che sta correndo il settore bancario, stanno spostando molti investitori verso i mercati delle materie prime. Di conseguenza, i nuovi flussi di denaro potrebbero innescare l’inizio di un super-ciclo delle commodities.
L’analisi e la previsione sono di Goldman Sachs, che sottolinea come i capitali siano in fuga dal mercato energetico e bancario. Quando i mercati subiscono uno shock come quello che si è verificato dopo il fallimento delle americane Silicon Valley Bank e Signature Bank, hanno bisogno di mesi prima che gli investitori decidano di tornare ad investire.
Pertanto, la banca d’investimento americana crede che il denaro fuoriuscito dal settore bancario si riverserà anche sul petrolio, con effetto lievitante sui prezzi.
Per Goldman Sachs l’obbiettivo a lungo termine del rame è di 15.000 dollari
Ma tra le materie prime, è il rame che alimenta il maggiore ottimismo. Sempre secondo gli analisti di Goldman Sachs, le prospettive future del metallo rosso sono straordinariamente positive e il prezzo a lungo termine potrebbe arrivare a 15.000 dollari a tonnellata.
Il più grande trader di rame del mondo (Trafigura), ha dichiarato che il prezzo potrebbe raggiungere un nuovo record entro i prossimi 12 mesi, a causa soprattutto di scorte molto limitate. Alla fine dello scorso anno le scorte di rame equivalenti erano di solo 3,5 giorni.
Per Trafigura l’obbiettivo è oltre i 12.000 dollari
Gli esperti sottolineano da tempo come il il rame sia diventato ormai un metallo critico a livello globale vista la carenza di mercato destinata a peggiorare con il passare degli anni.
Tutto ciò considerato, per Trafigura, i prezzi del rame puntano a superare i 12.000 dollari a tonnellata.
I prezzi del rame avevano raggiunto il massimo storico di 10.845 dollari per tonnellata a marzo dello scorso anno e oggi, 23 marzo, sono a 8.917 dollari.
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