Come noto, la domanda di metalli base in Cina è aumentata grazie a significativi investimenti governativi per stimolare l’economia, rivolti soprattutto al settore immobiliare e alle infrastrutture.
Però, tra tutti i metalli chi ne ha tratto il maggiore vantaggio è l’alluminio.
Crescono le importazioni cinesi di bauxite e allumina
Secondo ING, nella seconda metà dell’anno le importazioni di bauxite e allumina sono cresciute prepotentemente. Nei primi dieci mesi quelle di bauxite sono cresciute del 14 percento anno su anno, a circa 96 milioni di tonnellate. Le importazioni di allumina sono aumentate del 205 percento, a 3,1 milioni di tonnellate.
Già quest’estate, la Cina aveva sorpreso tutti con un boom delle importazioni di metalli primari, che risultavano 14 volte superiori allo stesso periodo dell’anno scorso.
Ma crescono anche le importazioni di pani di alluminio in lega
Anche i pani in lega, o lingotti di alluminio secondario, sono stati oggetto di questa fame di metallo del gigante asiatico.
Le importazioni sono aumentate da 219.000 tonnellate nel 2019 a oltre un milione di tonnellate nei primi 10 mesi di quest’anno. Di contro, le importazioni di rottami sono scese. Infatti, c’è stato un calo di quasi 680.000 tonnellate, soprattutto a causa delle nuove regole che disciplinano l’entrata di rottami e rifiuti in Cina.
Ma le sorprese in Cina non sono finite. Non solo sono aumentate le importazioni, ma anche la produzione interna è cresciuta (3,5% da inizio anno).
In attesa di ulteriori aumenti dei prezzi
Il mercato di Shanghai (SHFE) ha visto di recente un aggiustamento dei prezzi per le prese di profitto degli investitori. D’altronde, l’alluminio era arrivato ai massimi di nove anni (16.925 yuan o 2.581 dollari per tonnellata). Ma le attese sono per ulteriori aumenti e, a breve termine, sembra che nulla riuscirà a rovinare il trend rialzista.
Tutta la produzione in eccesso di alluminio nel resto del mondo viene risucchiata dal trading finanziario e, secondo Antaike, in Cina il mercato è in leggero deficit.
Naturalmente, come avvertono gli analisti, gli effetti delle misure di stimolo economico si attenueranno a metà del 2021. Probabilmente, se non ci sarà una ripresa della domanda nel resto del mondo, magari sostenuta dai vaccini contro il COVID-19, i prezzi si raffredderanno.
Tuttavia, i tempi affinché il mercato si raffreddi saranno lunghi. Invece, quest’inverno potremmo assistere ad un picco dei prezzi dell’alluminio.
METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED