Cresce la produzione di terre rare. Ecco chi sono stati i 10 paesi leader…

La Cina è il paese più grande per la produzione di terre rare, ma è ben lungi dall’essere l’unico produttore. Scopri chi produce più terre rare nel mondo…

Nel 2024, la produzione globale di terre rare ha raggiunto le 390.000 tonnellate, segnando un incremento significativo rispetto alle 132.000 tonnellate del 2017. Questa crescita rispecchia la crescente domanda di questi materiali strategici, essenziali per numerosi settori industriali.

Le terre rare sono fondamentali per la produzione di veicoli elettrici, energie rinnovabili, applicazioni militari e industrie ad alta tecnologia. La crescente diffusione dell’intelligenza artificiale ha ulteriormente aumentato la richiesta di elementi chiave come neodimio, disprosio, praseodimio e ittrio. Questi metalli sono indispensabili nella produzione di magneti ad alte prestazioni, batterie avanzate e dispositivi elettronici.

Ma chi sono i paesi leader del settore? Ecco la classifica aggiornata (2024) secondo i dati dello US Geological Survey (USGS).

CINA- 270.000 tonnellate

La Cina ha prodotto 270.000 tonnellate di terre rare nel 2024, in aumento rispetto alle 255.000 tonnellate dell’anno precedente. La produzione cinese è regolata da un sistema di quote che mira a contrastare l’estrazione illegale e a migliorare la tracciabilità del settore. Tuttavia, il problema del mercato nero persiste, spingendo il governo cinese a introdurre nuove normative più severe nell’ottobre 2024.

STATI UNITI – 45.000 tonnellate

Gli Stati Uniti hanno aumentato la produzione a 45.000 tonnellate nel 2024, provenienti esclusivamente dalla miniera di Mountain Pass in California, di proprietà di MP Materials. Nonostante i progressi, il paese rimane fortemente dipendente dalle importazioni. Il governo ha annunciato una tariffa del 25% sui magneti di terre rare provenienti dalla Cina, che entrerà in vigore nel 2026, e il nuovo presidente Donald Trump ha promesso misure drastiche per garantire un approvvigionamento nazionale più sicuro, con proposte che includono un maggiore coinvolgimento in Canada e Groenlandia.

MYANMAR- 31.000 tonnellate

La produzione di terre rare in Myanmar è scesa a 31.000 tonnellate, con una riduzione del 27% rispetto all’anno precedente. Il settore è noto per le pratiche estrattive poco regolamentate e per il coinvolgimento di milizie armate. Le forniture cinesi di terre rare pesanti dipendono in gran parte dal Myanmar, ma i conflitti interni, tra cui l’offensiva dell’Esercito per l’Indipendenza del Kachin, hanno causato gravi interruzioni nella produzione.

AUSTRALIA – 13.000 tonnellate

La produzione australiana è scesa a 13.000 tonnellate rispetto alle 16.000 dell’anno precedente. Il governo ha avviato nuove iniziative per sviluppare il settore, tra cui finanziamenti per l’espansione di Lynas Rare Earths, che gestisce la miniera di Mount Weld, e il sostegno alla costruzione della raffineria di Enneaba.

NIGERIA – 13.000 tonnellate

La Nigeria è entrata nella classifica dei maggiori produttori, con un incremento dell’80% rispetto all’anno precedente. Il paese sta ancora sviluppando il settore, ma nel 2024 ha firmato un memorandum d’intesa con la Francia per la cooperazione nello sviluppo delle terre rare.

THAILANDIA – 13.000 tonnellate

La produzione thailandese è aumentata del 261%, raggiungendo le 13.000 tonnellate. Il paese è diventato una fonte sempre più rilevante di terre rare per la Cina e ospita impianti di produzione di materiali magnetici strategici.

INDIA – 2.900 tonnellate

Nonostante le sue vaste riserve, l’India ha mantenuto una produzione stagnante di 2.900 tonnellate. Tuttavia, il paese sta investendo nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie estrattive e ha aderito alla Minerals Security Partnership con gli Stati Uniti per rafforzare la sua posizione nel mercato.

RUSSIA – 2.500 tonnellate

La produzione russa è rimasta pressoché invariata a 2.500 tonnellate. Il governo ha avviato diversi progetti per aumentare la produzione e mira a raggiungere il 10% della quota globale entro il 2030. Tuttavia, le sanzioni internazionali e la guerra in Ucraina stanno ostacolando gli investimenti nel settore.

MADAGASCAR – 2.000 tonnellate

Il Madagascar ha registrato una produzione di 2.000 tonnellate, ma la crescente opposizione locale all’estrazione mineraria ha frenato lo sviluppo di nuovi progetti.

VIETNAM – 300 tonnellate

Nonostante le sue grandi riserve, il Vietnam ha prodotto solo 300 tonnellate di terre rare nel 2024. La corruzione nel settore ha rallentato gli investimenti e bloccato le aste per nuove concessioni minerarie, gettando un’ombra di incertezza sul futuro del settore nel paese.

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