L’Arabia Saudita perde la pazienza e minaccia di far crollare il greggio a 50 dollari

L’Arabia Saudita minaccia di riprendersi quote di mercato e di far crollare i prezzi del petrolio come accaduto nel 2020.

Mentre la guerra in Medio Oriente sta facendo salire i prezzi del petrolio, uno degli attori più importanti del mercato ha avvertito che è in grado di far crollare le quotazioni del greggio, pur di difendere le proprie quote di mercato.

Il ministro dell’energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha diretto queste minacce ai colleghi dell’OPEC+, tra i quali c’è qualcuno che non rispetta gli accordi presi sulla limitazione della produzione di petrolio. Secondo il Wall Street Journal, l’Arabia Saudita è stufa di chi evade le quote concordate ed è pronta a far precipitare i prezzi a 50 dollari al barile.

Verso una guerra dei prezzi come nel 2020?

L’ultima volta che l’Arabia Saudita ha scatenato una guerra dei prezzi è stato nei primi mesi della pandemia del 2020, quando con la Russia si sono contesi quote di mercato in un contesto di crollo della domanda.

Da più di un anno i sauditi hanno fatto di tutto per limitare l’offerta sul mercato. Oltre alla sua quota di tagli OPEC+ in vigore dall’estate scorsa, l’Arabia Saudita sta anche volontariamente tenendo fuori dal mercato un altro milione di barili al giorno. Di fatto ha rispettato rigorosamente la sua quota di circa 9 milioni di barili al giorno.

L’offerta è abbondante, mentre manca la domanda

Non altrettanto hanno fatto paesi come l’Iraq, il Kazakistan e la Russia, che non hanno rispettato la loro parte dell’accordo OPEC+.

Anche secondo il Financial Times, l’Arabia Saudita è disposta a sopportare le difficoltà a breve termine di prezzi del petrolio in picchiata pur di riprendersi quote di mercato. Per la cronaca, in precedenza, l’obiettivo non ufficiale del paese era un prezzo del petrolio di 100 dollari.

Il mercato pensa che la produzione dei paesi OPEC+ e dei non-OPEC+ sia più che sufficiente per soddisfare una domanda che sta deludendo le aspettative.

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