Lo zinco arriva a 3.400 dollari. Quanto crescerà ancora?

L’aumento dei prezzi dello zinco sembra inarrestabile. Il metallo ha raggiunto 3.400 dollari per tonnellata, il livello più alto da agosto 2007.

Questo è il periodo in cui gli analisti di mercato si lanciano nelle previsioni per l’anno nuovo, dimenticando qualche volta quanto detto in precedenza, soprattuto se smentito dai fatti.

Ma nel caso dello zinco, sono anni che molte voci predicano il rialzo dei prezzi a cui qualcuno, adesso, assiste a bocca aperta. Come la scorsa settimana, quando la mancanza di forniture e il calo delle scorte, ai livelli più bassi degli ultimi 10 anni, ha continuato a spingere le quotazioni.

Lo zinco ha raggiunto 3.400 dollari per tonnellata, il suo punto più alto da agosto 2007, dopo che aveva iniziato l’anno vicino ai 3.350 dollari. Risale alla scorsa estate il superamento della barriera dei 3.000 dollari e, lo scorso anno, il metallo ha messo a segno quasi il 30% di guadagno.

Oggi, molti esperti di mercato sperano in un 2018 più equilibrato ma, tutto lascia intendere che, prima che ciò accada, ci vorrà tempo. In altre parole, i prezzi continueranno a crescere.

Perché lo zinco va così forte?

I fattori che hanno alterato gli equilibri di questo mercato sono sostanzialmente tre: mancanza di forniture, mancanza di forniture e mancanza di forniture!

Infatti, la penuria di zinco sul mercato, venutasi a creare nel corso degli ultimi anni a causa della chiusura di molti impianti, prevale nettamente sull’andamento della domanda. E le cose non sembra potranno cambiare tanto rapidamente. Una maggiore offerta di zinco e una riduzione della domanda causata dai prezzi troppo alti, potrebbe richiedere mesi, se non anni, prima che si possa verificare. Anche le nuove forniture provenienti dalle piccole miniere in Canada e in Australia, non saranno sufficienti per colmare il divario tra domanda e offerta.

Le scorte al London Metal Exchange (LME) si attestano attualmente a 180.175 tonnellate, il livello più basso degli ultimi 10 anni. Invece, le scorte di zinco a livello mondiale sono 419.000 tonnellate, in crescita del 3,5% dall’inizio del 2018, ma in calo del 44,7% rispetto a un anno fa.

L’effetto sostituzione

Probabilmente, se i prezzi dello zinco dovessero continuare a crescere, c’è da pensare che la domanda potrebbe scendere a causa dell’effetto sostituzione. I consumatori utilizzerebbero al posto dello zinco altri materiali meno costosi. La soglia di prezzo che potrebbe iniziare ad innescare questo effetto è quella dei 3.500 dollari.

Per ora, tuttavia, il futuro dello zinco sembra essere molto positivo. Secondo FocusEconomics, il prezzo medio per il 2018 sarà di 3.009 dollari. Chi è più ottimista, TD Economics, si spinge fino ad un prezzo medio di 3.362 dollari, mentre il più pessimista, Danske Bank, prevede solo 2.650 dollari.

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