I 10 scienziati più importanti del 2021 secondo Nature

Gli sviluppi più importanti della scienza di quest’anno sono ben rappresentati dai 10 scienziati eletti dalla rivista Nature.

Ci sono persone che fanno la storia senza che i loro nomi arrivino agli onori delle cronache e che rimangono perfetti sconosciuti per la maggior parte del pubblico.

Come nel caso dei ricercatori che la rivista Nature ha selezionato e che vengono ritenuti tra quelli che hanno fatto la storia della scienza nel 2021. Si tratta di 10 persone il cui lavoro lascerà un segno importante e che, probabilmente, porterà miglioramenti alla vita di milioni di persone. Dalla lotta all’HIV all’esplorazione spaziale, dalla ricerca di nuove varianti di virus e di nuove proteine, fino ad arrivare all’Intelligenza Artificiale e a nuove ricerche sui cambiamenti climatici.

Ecco chi sono le dieci persone che hanno maggiormente contribuito a far progredire la scienza nel 2021 (Nature’s 10). Tutti nomi che, c’è da scommetterci, rimarranno sconosciuti per molte persone che conoscono invece a memoria nomi e cognomi di tutti i giocatori della loro squadra di calcio del cuore.

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La guerriera dei vaccini: Winnie Byanyima (ugandese)

È il direttore esecutivo di UNAIDS (Joint United Nations Programme on HIV and AIDS) e, da anni, si batte per la distribuzione equa dei vaccini in tutto il mondo. Riguardo ai modelli di profitto per alcuni farmaci e vaccini dice: “L’idea che si possa vendere una tecnologia sanitaria salvavita nel modo in cui si vende una borsa di lusso non è normale“.

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La detective del clima: Friederike Otto (tedesca)

Friederike Otto ha trascorso gli ultimi sette anni a studiare eventi meteorologici estremi, che ha avuto modo di sperimentare di persona quando una straordinaria ondata di caldo ha colpito il Canada e il nord-ovest degli Stati Uniti a luglio di quest’anno, con temperature record che hanno ucciso centinaia di persone. È ricercatrice presso il Grantham Institute for Climate Change and the Environment di Londra.

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L’esploratore di Marte: Zhang Rongqiao (cinese)

È l’ingegnere-capo della prima missione su Marte della Cina, che ha raggiunto il pianeta quest’anno e ha fatto atterrare un rover sulla sua superficie. Il touchdown sul suolo marziano ha segnato la conclusione di un viaggio di 475 milioni di chilometri, pieno di incognite e pericoli, tanto più per la China National Space Administration, che non aveva mai inviato una missione di successo su Marte.

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L’etica nell’Intelligenza Artificiale: Timnit Gebru (etiope)

Dopo aver perso il lavoro in Google, questa pioniera dell’Intelligenza Artificiale ha fondato un istituto indipendente per studiare l’etica nella tecnologia. Secondo Timnit Gebru , i difetti dell’Intelligenza Artificiale non dovrebbero essere inquadrati come problemi tecnici ma come un sintomo dell’ambiente imperfetto in cui viene sviluppata la tecnologia.

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Il cacciatore di varianti: Tulio de Oliveira (brasiliano)

È stato questo bioinformatico a scoprire Omicron, la nuova variante di SARS-CoV-2 rilevata in campioni provenienti da Botswana, Sudafrica e Hong Kong. Tulio de Oliveira è il direttore della piattaforma sudafricana per l’innovazione e il sequenziamento della ricerca KwaZulu-Natal (KRISP) e aveva scoperto anche la variante Beta.

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Il predittore di proteine: John Jumper (inglese)

Un team guidato da questo ricercatore specializzato in Intelligenza Artificiale, ha messo a punto uno strumento, AlphaFold, che rivoluzionerà la biologia per prevedere le strutture proteiche con una precisione sorprendente. Il prossimo anno questi ricercatori rilasceranno le strutture di quasi la metà di tutte le proteine ​​conosciute, per un totale di 130 milioni di strutture.

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La difensora degli indigeni: Victoria Tauli-Corpuz (filippina)

Victoria Tauli-Corpuz ha trascorso anni in giro per il mondo per convincere governi, ambientalisti e fondazioni filantropiche che i popoli indigeni sono i migliori custodi delle foreste e delle zone più critiche per la biodiversità, cosa che è stata recentemente confermata anche dalla letteratura scientifica.

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Il de-contaminatore della letteratura scientifica: Guillaume Cabanac (francese)

Cabanac, informatico dell’Università di Tolosa (Francia), è specializzato nell’analisi della letteratura accademica, alla ricerca di frasi torturate, incomprensibili o false. Finora, Cabanac e colleghi hanno individuato quasi 400 frasi torturate in più di 2.000 giornali, comprese quelle in riviste di noti editori come Elsevier e Springer Nature.

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La comunicatrice COVID: Meaghan Kall (inglese)

I ricercatori britannici hanno fatto un lavoro migliore rispetto ai colleghi di altri paesi nel comunicare i dati circa la prima introduzione dei vaccini per il coronavirus. Meaghan Kall, epidemiologo del governo inglese, è tra questi. Ha iniziato a dare spiegazioni su Twitter ed è diventata il volto umano del governo, fornendo molte risposte a domande scottanti sul COVID-19.

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Il capo dell’agenzia dei farmaci americana: Janet Woodcock (statunitense)

Solo pochi giorni dopo che Joe Biden è diventato presidente degli Stati Uniti, ha nominato Janet Woodcock commissario ad interim della Food and Drug Administration (FDA) statunitense. Nonostante molti oppositori e scelte controverse, Janet Woodcock ha guidato la più importante agenzia dei farmaci del mondo nell’anno più difficile che si ricordi.

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