Stop a 2 reattori nucleari in Giappone

Il previsto riavvio di 2 reattori nucleari giapponesi è stato fermato dalla sentenza di un tribunale. L’episodio è sintomatico del dilemma in cui si trova il paese: rinunciare o meno al nucleare?

Brutto colpo per il mercato dell’uranio. Un tribunale giapponese ha emesso un’ingiunzione per bloccare il riavvio di due reattori della centrale nucleare di Takahama, di proprietà della Kansai Electric Power Company.

Il prezzo spot dell’uranio (U3O8) è sceso a 39 dollari per libbra.

Il riavvio del reattore era un catalizzatore psicologico importante per il mercato e la notizia avrà probabilmente un impatto negativo sui prezzi del metallo.

L’energia nucleare non è ben vista in tutte le zone del Giappone, e la Prefettura di Fukui, dove si trova l’impianto di Takahama, è una di queste zone. Perciò non è troppo sorprendente l’ingiunzione per il blocco del riavvio dei due reattori.

La decisione del tribunale è stata presa per problemi di sicurezza, poichè i regolamenti attuati dopo l’incidente nel 2011 di Fukushima non sono stati considerati una garanzia contro un altro incidente.

Sono 20 i reattori che verranno riavviati in Giappone nei prossimi 4 anni

Perciò l’azione del tribunale non ha esaminato la sicurezza dell’impianto di Takahama, quanto le norme di sicurezza e i regolamenti, ritenuti insoddisfacenti.

Il riavvio dei due reattori bloccati dal tribunale era previsto entro fine anno, ma la nuova battuta di arresto comporterà certamente un rinvio.

Il clima nel paese rimane favorevole all’impiego del nucleare e secondo gli analisti la maggior parte dei reattori nucleari verranno riavviati secondo i programmi stabiliti. L’ingiunzione del tribunale è perciò considerato un incidente di percorso.

Sono 20 i reattori che verranno riavviati in Giappone nei prossimi 4 anni e si prevede che porteranno ad un deficit di approvvigionamento sul mercato internazionale dell’uranio.

Tuttavia, tutto il mercato è con il fiato sospeso in attesa di vedere cosa accadrà nella Prefettura di Kagoshima dove gli attivisti contrari al nucleare stanno cercando di fermare la ripartenza della centrale nucleare di Sendai. Una sentenza attesa proprio in questi giorni e che avrà sicuramente un impatto significativo sui prezzi dell’uranio per i prossimi mesi.

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