Planetary Resources, la società che prepara miniere robotizzate nello spazio

Visione coraggiosa e lungimirante o illusione immatura? Gli obbiettivi di una innovativa società americana sembrano tratti da un film di fantascienza, non fosse per il calibro e la celebrità degli investitori che fanno parte della compagine sociale, lasciando intravedere un gigantesco business su scala spaziale.

Fin da bambini abbiamo sentito dire che nella vita ci sono infinite possibilità e qualche volta capita di riscontrare nella realtà la saggezza di questo detto.

Tuttavia, quando si parla di un settore come quello minerario è abbastanza difficile pensare a possibilità infinite, dal momento che le risorse minerarie sulla Terra sono limitate e destinate ad esaurirsi. Ma una coraggiosa azienda ha pensato di svilupparsi in questo settore con una visione completamente nuova e innovativa: rivolgendosi allo spazio infinito.

La Planetary Resources (ex Arkyd Astronautics), con sede a Seattle (Stati Uniti), è un’azienda che potrebbe essere destinata a far parlare molto di se e a lasciare un segno indelebile nella storia dell’umanità.

I suoi principali azionisti sono stati attirati anche dal desiderio di essere i pionieri di un’avventura che potrebbe portare a risultati, anche economici, impensabili.

La Planetary Resources è un’azienda che potrebbe essere destinata a far parlare molto di se e a lasciare un segno indelebile nella storia dell’umanità

James Cameron (il regista cinematografico di Avatar e Titanic), Larry Page (il fondatore di Google), Richard Branson (fondatore della Virgin Group), Eric Schmidt (presidente del consiglio d’amministrazione di Google) e Ross Perot (miliardario texano fondatore della Electronic Data Systems) sono alcuni dei soci della Planetary Resource.

Il fondatore della Planetary Resource è Chris Lewicki, che fin dall’infanzia culla l’idea di individuare degli asteroidi nello spazio per poter estrarre minerali e acqua,  trasportandoli sulla Terra.

Il progetto della Planetary Resource, fondata nel 2010, è quello di installare miniere robotizzate per estrarre e trasformare i minerali presenti sugli asteroidi, trasportandone la produzione ovunque sia necessario. Oltre alla produzione di metalli industriali, metalli rari e metalli preziosi per uso spaziale e terrestre, il progetto prevede la produzione di acqua in un deposito orbitale.

Un altro obiettivo è quello di sviluppare una tecnologia per influenzare e controllare le orbite dei piccoli asteroidi. Questa potrebbe essere utilizzata anche per gestire tutti gli oggetti potenzialmente pericolosi nello spazio vicino alla Terra.

Anche se il progetto a lungo termine è quello di attivare miniere robotiche sugli asteroidi,  i piani immediati della società prevedono lo sviluppo del mercato dei piccoli ed economici telescopi spaziali per l’osservazione terrestre e astronomica.

La diffusione di questi telescopi orbitali sarà il primo passo verso l’esplorazione mineraria sugli asteroidi. Inoltre la capacità di osservazione ottenuta dall’impiego di questi telescopi satellitari presso i diversi clienti, potrà essere utilizzata per indagare le risorse minerarie degli asteroidi vicini alla Terra.

Gli obbiettivi della Planetary Resource possono sembrare visionari, ma nella storia delle grandi conquiste dell’umanità sono sempre stati gli innovatori e i visionari a tracciare la strada da seguire. Lo stesso pensiero che molto probabilmente ha attraversato la mente di tutti quegli investitori che hanno deciso di partecipare all’impresa della Planetary Resource.

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