Il mercato dell’oro è sempre stato uno specchio sorprendentemente sensibile agli eventi geopolitici, sociali ed economici della nostra società. Il 2022, un anno di crisi sistemiche e di grandi cambiamenti, lo ha dimostrato per l’ennesima volta.
Secondo Reuters, la Russia, nel corso dello scorso anno, ha acquistato un numero record di lingotti d’oro (dati della scorsa settimana dichiarati dal Ministero delle Finanze russo). Ma si tratta di dati che non sono ancora definitivi, perché si riferiscono soltanto ai primi undici mesi del 2022 (manca dicembre).
Il fisco russo ha abolito l’IVA e le imposte sulle plusvalenze riguardanti l’oro fisico
La Russia aveva ridotto le pretese del fisco sui metalli preziosi, spingendo molte persone ad acquistare oro fisico come bene rifugio. Lo scorso marzo, Mosca ha abolito l’IVA del 20% sul commercio di oro fisico per privati, con l’obbiettivo di spingere le persone verso i metalli preziosi e allontanarle dal dollaro. Inoltre, il fisco russo ha esentato i cittadini dalle imposte sui redditi derivanti dai profitti ottenuti dalla vendita di lingotti d’oro.
Tutto ciò ha fatto crescere significativamente la domanda di oro nel paese e, nel 2022, i russi hanno acquistato oltre 50 tonnellate di lingotti d’oro, dieci volte di più rispetto all’anno precedente. Di questa quantità, il 60% è rappresentato da lingotti da 1 chilogrammo.
Un’ottima soluzione finanziaria per gli investitori russi
La VTB Bank, istituto bancario controllato dallo stato russo, ha dichiarato di aver venduto 33,8 tonnellate di lingotti d’oro ai propri clienti lo scorso anno ( con un controvalore di 50 miliardi di rubli o di 711 milioni di dollari).
Naturalmente, gli esperti finanziari della banca russa sono molto soddisfatti e ritengono che i propri clienti abbiano optato per la miglior soluzione finanziaria per diversificare le proprie attività e realizzare profitti a lungo termine.
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