La Cina fa arrabbiare il mondo con le terre rare

Le contesa tra la Cina e l’Occidente per quanto riguarda le terre rare è soltanto agli inizi. Al WTO spetterà l’ultima parola…

La scorsa settimana, l’Unione Europea, Stati Uniti e Giappone, hanno chiesto all’Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO – World Trade Organization) di esaminare il caso delle restrizioni delle esportazioni cinesi di terre rare.

I 17 metalli che compongono le cosiddette terre rare, tra cui disprosio e neodimio, sono essenziali per le tecnologie moderne: iPhone, turbine eoliche, luci alogene e persino missili teleguidati. La Cina produce più del 95% di questi metalli e ha deciso di limitare le proprie esportazioni.

Un vantaggio competitivo sleale

Il commissario al commercio della UE, Karel De Gucht, ha detto che la riduzione delle quote di esportazione cinesi servono a dare alle imprese cinesi un vantaggio competitivo sleale. “Le restrizioni cinesi all’esportazione di terre rare e altri prodotti, violano le norme commerciali internazionali e vanno rimosse“, ha detto De Gucht. “Queste misure danneggiano i nostri produttori e i consumatori di tutto il mondo, compresi i costruttori di hi-tech e di tecnologie per le energie verdi“.

Le terre rare, al contrario della loro denominazione, non sono rare. Il Cerio, per esempio, sulla crosta terrestre è più diffuso del rame e del piombo. È il 25° elemento della Tavola Periodica più comune sulla terra.  Tuttavia, il problema è che in molte zone non si trovano in giacimenti facilmente accessibili. Inoltre questi metalli, tendono ad associarsi con elementi radioattivi, il che rende il processo di estrazione costoso e potenzialmente dannoso per l’ambiente.

La Cina viola le regole del commercio internazionale?

Mentre il WTO esaminerà se il comportamento cinese sia una violazione alle norme del commercio internazionale, la Cina invoca a sua difesa, la necessità di ridurre le esportazioni per proteggere l’ambiente dall’inquinamento causato dall’estrazione di terre rare e per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti per l’industria nazionale. “La Cina ha bisogno di limitare i danni ambientali e preservare le proprie risorse naturali” ha detto Liu Weimin, un portavoce del Ministero degli Esteri cinese. Ha poi aggiunto “Pensiamo che la nostra politica sia in linea con le norme deo WTO. Nonostante pressioni ambientali enormi, la Cina sta prendendo tutte le misure necessarie per mantenere le esportazioni di terre rare. La Cina continuerà a fornire terre rare al mercato internazionale.

Dato che questa disputa tra Cina e resto del mondo si trascinerà per lungo tempo, è essenziale che paesi diversi dalla Cina comincino a produrre un quantitativo maggiore di questi metalli. Fino ad allora, è probabile che l’Occidente dovrà imparare a convivere con le restrizioni cinesi sui metalli rari.

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