Kim Jong-un, il leader supremo della Corea del Nord

Il dittatore nord coreano, mandante del recente attacco degli hackers contro la Sony, è ormai celebre per le sue follie, che spesso sfociano in tragedie. Ecco una raccolta dei fatti più sorprendenti della vita del giovane tiranno.

Fare il dittatore ai nostri giorni è un lavoro dannatamente difficile.

Un despota deve controllare tutti i giorni milioni di persone, con l’esercito, la polizia segreta e una rete di informatori per garantire la sua giustizia su tutti i cittadini che opprime.

Per fortuna, in questo duro lavoro, c’è l’aiuto di una pletora di confidenti e lacchè che fanno di tutto per soddisfare i voleri del dittatore, comprese le bugie, le torture, gli omicidi e ogni altro tipo di violenza fisica e psicologica.

Il leader supremo Kim Jong-un, figlio dell’estinto e compianto Kim Jong-il, è l’incarnazione perfetta del dittatore. Tiranneggia infatti la Repubblica Democratica Popolare di Corea (Corea del Nord) dal 28 dicembre 2011, giorno successivo alla morte del padre.

A differenza di altri dittatori, Kim Jong-un, il più giovane capo di stato del mondo, è un despota sorprendente per le sue bizzarrie, definite da qualcuno delle vere e proprie pazzie.

Un educazione in Svizzera

È stato segretamente educato in una scuola in Svizzera, a Liebefeld-Steinholz. Naturalmente, nessuno era a conoscenza della sua vera identità, ad eccezione del suo migliore amico d’infanzia, Joao Micaelo. Gli ex-compagni di scuola lo ricordano ancora per la sua sorprendente collezione di sneakers, dal valore di diverse migliaia di dollari.

Ha fondato e tiene in vita il suo gruppo musicale K-Pop, chiamato anche Moranbong Band, con cui ha tenuto di recente un concerto. Il gruppo indossa di solito abiti di ispirazione militare e nel suo repertorio ci sono canzoni come  “O My Motherland Full of Hope” e “We Think of the Marshal Day and Night”.

Kim Jong-un è cresciuto come un grande fan del basket americano, in particolare dell’NBA e di Michael Jordan. Da qui nasce l’improbabile e sorprendente amicizia tra il dittatore e Dennis Rodman, che lo scorso anno ha condotto l’ex-campione dei Chicago Bulls alla festa del trentunesimo compleanno di Kim Jong-un, scatenando un caso diplomatico tra Stati Uniti e Corea del Nord.

Un debole per la chirurgia plastica

Secondo indiscrezioni trapelate dagli ambienti diplomatici cinesi, il giovane dittatore è stato sottoposto a numerosi interventi di chirurgia plastica per assomigliare al nonno, il cosiddetto leader eterno Kim Il-Sung. La cosa è stata recentemente smentita dalla Korean Central News Agency come “sordida spazzatura prodotta dai mass-media“.

È a capo dell’esercito del suo paese, pur non avendo nessun addestramento ne esperienza in materia militare. Ciò nonostante è il generale di tutte le forze armate della Corea del Nord, il quarto più grande esercito del mondo, composto da più di un milione di soldati e da circa 8 milioni di riservisti.

Nel 2012 Kim Jong-un è balzato agli onori delle cronache internazionali facendo fucilare lo zio Jang Song-thaek, condannato da uno speciale tribunale militare per gravi reati contro lo Stato.

Anche se le informazioni per ricostruire una biografia del giovane dittatore sono frammentate ed incomplete, sembra abbastanza chiaro che, al di là degli aspetti tragicomici, la priorità numero uno di Kim Jong-un sia il mantenimento del suo potere a tutti i costi.

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