Come funziona il mercato del nichel?

Per chi è interessato ad investire nel mercato del nichel è importante avere una solida conoscenza delle dinamiche di domanda e offerta.

Il nichel è uno di quei metalli le cui applicazioni sono così importanti nella nostra società moderna, da averlo reso un materiale ampiamente utilizzato e difficilmente sostituibile.

Nonostante ciò, molti investitori non conoscono, se non superficialmente, le dinamiche che regolano il mercato di questo metallo così importante. Una lacuna da colmare, soprattutto per chi crede che l’investimento sul nichel possa essere profittevole.

Il nichel si trova nella crosta terrestre in due tipi di deposito: quelli di laterite e quelli di solfuro. Secondo lo US Geological Survey, le riserve terrestri sono stimate in almeno 130 milioni di tonnellate, il 60% delle quali in depositi di laterite e il 40% in depositi di solfuro.

Nel 2015, i tre principali produttori di nichel sono stati le Filippine, la Russia e il Canada

Accedere ai depositi di nichel non è per niente un’impresa facile. Per esempio, i depositi di solfuro si trovano a grandi profondità nella crosta terrestre. Al contrario, i depositi di laterite sono più vicini alla superficie e quindi possono costituire più facilmente delle miniere a cielo. Quest’ultimi, di solito, contengono minerale con un grado di concentrazione più alto e hanno dimensioni maggiori dei depositi di solfuro. Tuttavia, l’estrazione del minerale comporta la lisciviazione con acidi a temperature elevate, cosa che costituisce uno svantaggio.

Nel 2015, i tre principali produttori di nichel sono stati le Filippine, la Russia e il Canada. Una situazione che, fino a pochi anni fa, vedeva l’Indonesia come principale produttore, ridimensionato però dal divieto del governo di esportare minerali.

La maggior parte del nichel viene utilizzato per la produzione di acciaio inossidabile, la cui domanda è in gran parte alimentata dai paesi in via di sviluppo che stanno espandendo le proprie infrastrutture. Infatti, a partire dai primi anni 1990, il prezzo del nichel ha visto ripide salite e discese proprio a causa dei cambiamenti della crescita economica nel mondo. Il prezzo del nichel aveva raggiunto un picco di 52.179 dollari per tonnellata nel maggio 2007, dopo aver registrato un deficit di 44.000 tonnellate l’anno precedente.

Attualmente, il mercato sta attraversando un’eccesso di offerta, dovuto soprattutto alla Cina. Fattore che, insieme alle scorte accumulate, ha spinto i prezzi a 7.900 dollari a tonnellata, il minimo in quasi 13 anni. Ma c’è chi crede che la discesa possa continuare.

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