Secondo gli ultimi dati rilasciati dal BIR, il consumo globale di rottami di acciaio da parte delle imprese siderurgiche nel 2023 è diminuito del 12% rispetto al 2022, totalizzando 411,28 milioni di tonnellate. Il dato contrasta con un leggero aumento della produzione globale di acciaio, in crescita dello 0,2% (1,155 miliardi di tonnellate).
In tutte le principali aree del mondo dove si utilizza rottame, ad eccezione di Stati Uniti e India, i consumi sono diminuiti. In Cina, il consumo di rottame è scesa dello 0,8% (213,68 milioni di tonnellate) anche se la produzione di acciaio nel paese è leggermente aumentata.
L’Unione Europea ha ridotto il consumo di rottame del 5,7% (74,8 milioni di tonnellate), la Turchia del 3,9% (29 milioni di tonnellate) e il Giappone del 2,9% (31,8 milioni di tonnellate).
Per quanto riguarda invece il commercio globale di rottame, gli esperti prevedono che entro il 2030 diminuirà di circa il 15%, da 110 milioni di tonnellate a 93 milioni di tonnellate, a causa soprattutto delle misure restrittive e delle barriere doganali che stanno prendendo piede in molti paesi del mondo.
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