Il sentiment sul mercato del rame è diventato negativo a causa dell’aumento delle scorte e di un dollaro più forte. Ma anche i timori di un rallentamento della domanda in Cina stanno incidendo negativamente.
Oggi (12 maggio), il metallo rosso vale 8.232 dollari a tonnellata (contratto LME a 3 mesi), in ribasso del 10% rispetto a metà aprile. Secondo Reuters, si tratta del livello più basso da oltre cinque mesi.
I fondi scommettono al ribasso
Per molti traders di borsa, i fondi d’investimento avrebbero preso posizioni corte, ovvero stanno scommettendo su prezzi del metallo più bassi. Non appena i prezzi del rame si risollevano, i fondi vendono per massimizzare i profitti quando compreranno. Secondo Marex, la domanda fisica è debole e che la direzione a breve termine per i metalli industriali sarà determinata dagli eventi macroeconomici e dal dollaro.
Come accennato, le scorte di rame nei magazzini sono aumentate. L’incremento è stato del 50% dal 18 aprile, raggiungendo un totale di 76.625 tonnellate. Ciò rafforza l’impressione che la domanda sia molto debole.
Preoccupa la mancata accelerazione dell’economia cinese
Ma quello che ha convinto il mercato alla recente virata al ribasso è la pubblicazione dei dati sull’inflazione cinese, che evidenziano un’economia che fatica ad accelerare il ritmo dopo la revoca dello scorso dicembre delle restrizioni anti-COVID.
Secondo Commerzbank, se l’economia cinese si sviluppa a ritmi meno sostenuti di quanto previsto dal governo, la bassa inflazione darà alla banca centrale spazio per una politica monetaria più espansiva.
Per quanto riguarda invece la forza del dollaro, una valuta statunitense in aumento rende le materie prime con un prezzo in dollari più costose per tutti quegli acquirenti che comprano utilizzando altre valute. Quindi, anche nel caso del rame, gli acquisti diventano meno convenenti. Secondo gli analisti, una delle ragioni del rafforzamento del dollaro è la situazione di stallo tra il presidente degli Stati Uniti e i legislatori circa l’aumento del tetto del debito americano di 31,4 trilioni di dollari.
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