Dopo l’impennata dell’argento e la correzione dell’oro, il platino è ora al centro dell’attenzione dei mercati. Mercoledì, il prezzo spot a Londra è salito fino al 6,4%, raggiungendo 1.646 dollari l’oncia, il maggior balzo intraday dal 2020.
Ancora più sorprendente è stato il divario record tra Londra e New York, con il contratto spot che ha toccato un premio di oltre 53 dollari l’oncia sui futures, segnale di una corsa al metallo fisico. Secondo TD Securities, il mercato del platino si sta contraendo rapidamente, con dislocazioni estreme che ricordano la recente silver squeeze.
Un’anomalia, considerando che l’offerta globale appare abbondante visto che la Cina ha esportato a settembre 140.000 once di prodotti in platino, record storico. Ma la liquidità del sistema resta sotto pressione, confermando un clima di crescente tensione e volatilità nel settore dei metalli preziosi.
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