Mercato dell’acciaio stabile ma incerto. Prezzi invariati per gli HRC
I prezzi europei dei coil d’acciaio laminati a caldo sono abbastanza stabili, mentre gli acquirenti sono dubbiosi su eventuali rialzi.
I prezzi europei dei coil d’acciaio laminati a caldo sono abbastanza stabili, mentre gli acquirenti sono dubbiosi su eventuali rialzi.
Un coil di alluminio realizzato esclusivamente con rottami e che rispetti i rigidi standard qualitativi del settore automobilistico è un traguardo rivoluzionario.
La Cina sta rafforzando le sue riserve strategiche di metalli industriali come rame, nichel, cobalto e litio per garantirsi la sicurezza delle forniture. Ciò potrebbe avere un impatto significativo sui mercati globali delle materie prime.
Le incertezze legate alle politiche commerciali statunitensi continuano a sostenere il rally del metallo prezioso.
Il prezzo del rame ha sfiorato il massimo storico, spinto dalle tensioni sui dazi imposti dagli Stati Uniti e dal crescente deficit sul mercato globale. Gli analisti prevedono ulteriori rialzi.
La Cina ha annunciato tagli alla produzione di acciaio per proteggere il mercato interno. Questa mossa potrebbe ridurre l’export e migliorare i margini di profitto dei produttori siderurgici, anche se l’impatto sul settore resta incerto.
Mentre un possibile cessate il fuoco tra Russia e Ucraina potrebbe far scendere i prezzi, l’incertezza legata ai dazi imposti dagli Stati Uniti mantiene alta la volatilità.
In Europa, l’umore di chi opera sul mercato dei rottami rimane cupo. Al contrario, in India il settore va a gonfie vele.
I prezzi del bismuto hanno raggiunto livelli record in Europa e negli Stati Uniti a causa delle restrizioni all’export imposte dalla Cina, principale produttore mondiale. La scarsità di offerta sta mantenendo il mercato sotto pressione, con forti rischi per la stabilità delle forniture globali.
Sul mercato globale dell’alluminio stanno “saltando” i vecchi equilibri commerciali. Chi sono i vincitori e chi sono i vinti?
L’ultimo report di IREPAS evidenzia come il mercato globale dei prodotti lunghi sia stato travolto dalla spirale della guerra commerciale. Tutti hanno paura di fare affari a causa dell’imprevedibilità del mercato.
Mentre il prezzo del rame ha superato i 9.500 dollari per tonnellata, Citigroup e Morgan Stanley prevedono ulteriori rialzi.
I prezzi dello stagno schizzano in alto dopo l’evacuazione della miniera di Alphamin in Congo, mentre i ribelli dell’M23 avanzano.
I prezzi dei rottami ferrosi in Germania sono aumentati grazie a una forte domanda interna e alle esportazioni stabili, con rincari fino a 20 euro per tonnellata nei primi giorni di marzo.
Dopo le turbolenze di febbraio legate ai dazi USA e alle interruzioni della produzione in Cile, il rally di marzo del rame è spinto dall’ottimismo sulla crescita cinese e dalle speculazioni sul differenziale di prezzo tra LME e COMEX.
Con una mossa scioccante, il presidente Trump ha annunciato che porterà i dazi sull’acciaio e sull’alluminio canadesi al 50%.
La carenza globale di antimonio pesa in modo determinante sul sistema militare dell’Occidente. Il riarmo dell’Europa non sarà solo una questione di soldi…
In un contesto internazionale di grande incertezza, gli operatori del mercato dei ferrosi sembrano affidarsi più alla pancia che alla testa.
Il settore minerario nelle Filippine è alla vigilia di un grande cambiamento, che potrebbe ridefinire il ruolo del paese sul mercato globale del nichel.
I dazi di Trump spingono i premi dell’alluminio sul mercato fisico statunitense a livelli record, mentre in Europa sta accadendo il contrario.
Rusal avvia un impianto pilota per la produzione di ossido di scandio, estraendolo dal fango rosso, un sottoprodotto della raffinazione dell’alluminio.
Il mercato del rame si avvia verso un deficit crescente. JP Morgan prevede un calo dell’offerta e un aumento dei prezzi.
I minacciati dazi statunitensi sulle importazioni dal Messico sconvolgeranno le catene di approvvigionamento, mettendo a repentaglio la stabilità economica su entrambi i lati del confine.
La domanda di rame supererà l’offerta dal 2027, mentre l’oro continuerà a beneficiare dell’inflazione e dell’incertezza economica globale.
Il governo cinese ha messo un freno alle fonderie di rame con l’obbiettivo di alleviare la tensione sulle forniture, con un impatto significativo sul mercato a livello globale.
Proprio quando l’Europa ha vietato le importazioni di alluminio russo, gli americani stanno decidendo di riprendere a comprare alluminio e metalli rari dalla Russia.
Le restrizioni alle importazioni e i dazi statunitensi potrebbero avere un impatto significativo sulle forniture di acciaio per l’Unione Europea.
Se le nuove regole imposte dall’Unione Europea che vanno sotto il nome di CBAM non verranno presto cambiate, il settore dell’alluminio europeo rischia il declino.
Mentre il mercato è convinto che il rame sarà il prossimo ad essere colpito dai dazi di Trump, i prezzi resistono. Ma fino a quando?
Il divieto colpirà poco più di 340.000 tonnellate di alluminio grezzo russo. È una scusa per legittimare la chiusura del mercato ai metalli russi a basse emissioni di carbonio?