Il prezzo del gas schizza del 10% in un giorno. E il freddo è alle porte…

I prezzi del gas naturale crescono all’impazzata, mentre si avvicinano settimane particolarmente fredde. Proprio nessuno si rende conto del rischio che stiamo correndo?

Le previsioni meteo più aggiornate promettono un forte freddo per l’Europa a partire dall’inizio della prossima settimana. Ci sarà un continuo calo delle temperature per tutta la settimana e verranno raggiunti valori più bassi di quanto precedentemente previsto.

Gazprom non ha prenotato capacità sul gasdotto dalla Russia all’Europa

Bene, penserà qualcuno. Basta alzare un po’ il riscaldamento in casa o in ufficio e il problema è risolto. In realtà, bisognerà vedere se ci daranno il gas che ci serve e quanto ce lo faranno pagare. Domani (oggi per chi legge), per esempio, la russa Gazprom non ha prenotato la capacità della sezione polacca del gasdotto Yamal-Europe e quindi non spedirà gas.

Nel frattempo, in un solo giorno, il prezzo spot del gas in Europa ha superato i 1.700 dollari per mille metri cubi proprio perché il mercato si aspetta un freddo severo per la prossima settimana. Il prezzo dei futures con scadenza più prossima (gennaio) al TTF sulla borsa ICE Futures ha raggiunto i 146 euro per MWh, che corrisponde a 1.714 dollari per mille metri cubi.

In Europa rischiamo un inverno di restrizioni al buio

La situazione energetica in Europa è decisamente preoccupante e, ovviamente, investe non solo i consumatori domestici ma, soprattutto, quelli industriali. L’attuale livello delle riserve di gas naturale negli impianti di stoccaggio sotterranei ha raggiunto il 61,45% della loro capacità massima, un livello di 16,7 punti percentuali al di sotto della media degli ultimi cinque anni (dati Gas Infrastructure Europe).

Inoltre, secondo i dati della WindEurope, la produzione di elettricità da fonti rinnovabili questa settimana è significativamente inferiore rispetto alla settimana precedente. Il contributo della generazione eolica alla produzione di energia elettrica è stata soltanto dell’11,5% contro il 15,6% della settimana precedente.

L’inverno 2020 rimarrà nella memoria di tutti come quello dei lockdown pandemici. Ma, per non farci mancare nulla, stiamo rischiando che l’inverno di quest’anno sia ancora più problematico: lockdown e blackout. Mentre a riguardo dei primi si stanno versando fiumi di parole, a riguardo dei secondi nessuno apre bocca. Purtroppo, l’ignoranza energetica ha un costo e nel corso dei prossimi mesi ci renderemo conto di quanto alto sarà questo costo.

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