Lo zinco soffre per la guerra commerciale ma, presto, non ce ne sarà abbastanza

Con la guerra commerciale in corso che sta penalizzando un po’ tutti i metalli, è passato quasi inosservato il calo delle scorte di zinco, che fa presagire un esaurimento delle forniture.

La guerra commerciale che sta martellando i prezzi delle materie prime è al centro dell’attenzione di tutti gli investitori del mondo. Tuttavia, è meglio non dimenticare che le scorte globali di zinco si stanno progressivamente riducendo, tanto da far pensare ad un esaurimento delle forniture.

Nel corso del 2018, i prezzi dello zinco sono stati fortemente penalizzati, con una discesa del 32% da inizio anno. Ad oggi (20 settembre), il prezzo del contratto cash è a 2.399 dollari a tonnellata. Ma le scorte al London Metal Exchange (LME) sono scese verso la soglia delle 200.000 tonnellate.

Verso una crisi di approvvigionamenti

Naturalmente, come tutti gli altri metalli, anche lo zinco sconta la preoccupazione dei mercati circa la guerra commerciale, con tutti gli effetti negativi che questa avrà sulla domanda a medio-lungo termine. Gli investitori, che sono abbastanza spaventati a riguardo, preferiscono non comprare finchè le cose non miglioreranno.

Come accennato, la pressione verso il basso non ha colpito solo lo zinco. Il rame ha perso oltre il 19% quest’anno, così come il piombo. L’unico metallo industriale che si è salvato fino ad ora è stato il nichel.

Tuttavia, lo zinco ha qualcosa che gli altri metalli non hanno: una grave carenza di offerta che, nel medio termine ma anche nel breve, dovrebbe sostenere i prezzi. Negli ultimi anni sono state chiuse molte grandi miniere, soprattutto a causa dell’esaurimento delle risorse minerarie. In pratica, è venuta a mancare qualcosa come il 10 o 15 percento della fornitura mondiale, soltanto negli ultimi due anni. Contemporaneamente, non sono stati sviluppati progetti importanti per l’apertura di nuove miniere. Tutto ciò, fa presagire una prossima crisi degli approvvigionamenti.

Un nuovo e interessante impiego dello zinco

Interessante a proposito di domanda, un nuovo mercato che si sta aprendo per lo zinco: quello dei fertilizzanti. La Cina, per esempio, ha capito che aggiungendo un po’ di questo metallo ai fertilizzanti, si riesce ad aumentare significativamente la resa delle colture. Ecco perchè, nel paese, è stato imposto l’uso di zinco nei fertilizzanti.

Parlando invece di prezzi e di previsioni, FocusEconomics ha espresso pareri rialzisti. Il metallo, nel quarto trimestre di quest’anno, metterà a segno una media di 2.893 dollari per tonnellata. Nel sondaggio di FocusEconomics, il più pessimista è il britannico Capital Economics, che prevede 2.465 dollari, mentre il più ottimista è l’australiana ANZ Bank, con 3.350 dollari.

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