Una lezione da Taiwan: riciclare le terre rare dai rifiuti elettronici per sostenere lo sviluppo

Taiwan pensa al proprio sviluppo futuro e punta sul riciclo di dispositivi elettronici per recuperare terre rare.

L’interesse per il riciclo di terre rare è sempre alto. A Taiwan, dove si sono riuniti molti esperti del settore, sono emerse chiare indicazioni sulla necessità di avviare il riciclo dei dispositivi elettronici, innescando un importante sviluppo per il futuro del paese.

Il messaggio, forte e chiaro, proviene proprio da un paese che si trova proprio accanto alla più grande fonte mondiale di terre rare (REE), cioè la Cina. Ormai tutti i paesi consumatori di terre rare, sono sempre più preoccupati per ciò che il futuro riserverà alle fonti di approvvigionamento di terre rare, instabili e con prezzi molto volatili. Di conseguenza, i paesi maggiormente coinvolti, stanno iniziando a focalizzarsi sui processi di riciclo di questi metalli.

In occasione di una conferenza internazionale sul riciclo, gli esperti di Taiwan hanno dichiarato che il riciclaggio di terre rare dovrà diventare una priorità per il paese poichè sarà in grado di supportare lo sviluppo di tutte le energie rinnovabili, superando la dipendenza dall’estero per la fornitura di questa materia prima. Attualmente Taiwan spende circa 276 milioni di dollari per esportare i rottami elettronici, considerati come spazzatura. Naturalmente se il paese riciclasse questi materiali non dovrebbe più spendere questi soldi.

Nei prossimi dieci anni, Taiwan potrebbe essere in grado di trattare rifiuti elettronici, ricavandone metalli come lutezio e terbio, due metalli fondamentali per le tecnologie energetiche a bassa emissione di anidride carbonica. Il potenziale di mercato è enorme, dal momento che molti paesi non sono in grado di riciclare la spazzatura high-tech. Con l’avvento di nuove tecnologie di riciclo, Taiwan vorrebbe costruire un business per l’importazione e il riciclo di questi materiali.

Certamente i piani di Taiwan sono nella giusta direzione anche se si dovranno scontrare con difficoltà tecnologiche che fino ad oggi hanno visto l’applicazione soltanto su piccola scala e a costi ancora elevati. Non tutti sono convinti che il riciclaggio su scala commerciale sia una strada facilmente percorribile a causa delle barriere che esistono, soprattutto per i metalli delle terre rare. Le terre rare, devono il loro nome proprio alla difficoltà e ai costi per estrarle, e il nome riflette adeguatamente anche le problematiche, economiche e tecnologiche, di recupero dai dispositivi elettronici dismessi.

La lotta tra le economie emergenti e i paesi industrializzati per il controllo delle materie prime, vede nel riciclo delle terre rare una pedina essenziale, al fine di minimizzare l’impatto che una carenza di forniture avrebbe sullo sviluppo economico e tecnologico.

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