Un mondo senza petrolio: sogno o incubo?

Riuscite a immaginare cosa succederebbe se il petrolio venisse a mancare completamente? Come cambierebbe la nostra vita e la vita di tutti gli abitanti della Terra?

Difficile da immaginare ma, per un attimo, supponiamo che tutto il petrolio contenuto nei giacimenti naturali del nostro pianeta scompaia.

Cosa succederebbe? Facile immaginare che i prezzi delle scorte esistenti di governi o società private schizzerebbero verso l’alto, esattamente l’opposto di quanto accaduto negli ultimi tre anni a causa di un eccesso di forniture.

In Europa e negli Stati Uniti, per le aziende che richiedono la presenza fisica dei propri dipendenti sarebbe una vera tragedia per l’impossibilità di circolare con veicoli alimentati da derivati del petrolio. Le strade delle città e le autostrade si svuoterebbero per la prima volta nella loro storia. Gli spostamenti diventerebbero improvvisamente molto complicati.

Probabilmente, la conversione dei motori a benzina e diesel con motori a gas naturale sarebbe la soluzione più rapida per risolvere il problema del trasporto, anche se mancano le infrastrutture per un  cambiamento del genere che dovrebbe coinvolgere centinaia di milioni di veicoli.

La conversione dei motori a benzina e diesel con motori a gas naturale sarebbe la soluzione più rapida per risolvere il problema del trasporto

Il Pakistan, per esempio, ha già abbracciato il gas naturale come carburante per gli autoveicoli, cosa che ha richiesto anni per la conversione dei motori e per condurre campagne educative per favorire il grande cambiamento.

Come tutti sanno, il petrolio non viene utilizzato soltanto nei trasporti o nella produzione di energia elettrica, ma anche per fare la plastica, farmaci salvavita, giocattoli e una infinità di altri prodotti. Insomma, la scomparsa del petrolio avrebbe un impatto enorme sui consumatori e sullo stile di vita occidentale, anche se non così grande come gli sconvolgimenti geopolitici che si verificherebbero nei paesi dell’Africa, del Medio Oriente e del Sud America.

La crisi del prezzo del petrolio che ha avuto inizio con il crollo del 2014 è solo un assaggio di ciò che potrebbe accadere con la scomparsa di enormi porzioni di ricchezza petrolifera dell’economia internazionale. Se l’oro nero scomparisse del tutto, nazioni come l’Algeria, il Venezuela e la Nigeria, paesi che non hanno la minima intenzione di diversificare la propria economia per sganciarla dai combustibili fossili, collasserebbero.

L’Arabia Saudita e i suoi alleati del Golfo, al contrario, hanno trascorso gli ultimi decenni investendo i loro profitti del petrolio in enormi fondi sovrani per far fronte ai tempi difficili.

Ma cosa rimarrà per soddisfare la fame energetica della nostra società? Oltre alle fonti rinnovabili e al nucleare, potrebbe essere il gas naturale a diventare il protagonista. A livello internazionale, le riserve accertate di gas naturale aumentano di miliardi di barili all’anno e le tecnologie necessarie per l’estrazione e l’utilizzo si svilupperebbero in linea con la domanda, rimuovendo anche gli ostacoli di ordine economico per la produzione.

Anche senza petrolio, la probabilità che l’umanità debba affrontare una siccità energetica a lungo termine è abbastanza bassa. Certamente, sarà necessario un periodo di adattamento nello scenario improbabile che tutto il petrolio della Terra scompaia, ma la faccia del nostro pianeta potrebbe cambiare drasticamente e, soprattutto, sarebbe ancora percorribile con automezzi, ma non alimentati a petrolio.

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