Un combustibile molto promettente: l’etere dimetilico

Esiste un combustibile che anziché produrre anidride carbonica, la consuma. Impossibile? Non per l’etere dimetilico, che inoltre ha un’efficienza molto maggiore di tutti i carburanti per auto-trazione.

Il territorio americano ha ricevuto una vera e propria benedizione: il gas naturale.

In meno di un decennio le prospettive energetiche degli Stati Uniti sono cambiate radicalmente, passando da una carenza strutturale ad un’abbondanza che costituisce un formidabile vantaggio competitivo.

Considerando che una gran parte del gas naturale del paese viene sprecato o  non viene ancora sfruttato, si può intuire quanto vasto sia il potenziale energetico disponibile per i prossimi anni.

Spesso il gas naturale è un sottoprodotto indesiderato. Di conseguenza, in molti siti di estrazione petroliferi o di gas, lo stesso gas si infiamma o si disperde in atmosfera, producendo anche inquinamento.

L’etere dimetilico funziona come carburante per auto-trazione, potendo sostituire i carburanti nei motori diesel

Inoltre, nonostante una vasta rete di gasdotti, una parte significativa delle forniture di gas naturale americano non riesce ad arrivare al mercato per la mancanza di infrastrutture. Il trasporto terrestre di gas naturale allo stato liquido non è per nulla facile dal momento che è necessario mantenere il gas ad alta pressione e criogenicamente congelato.

Tutte queste considerazioni valgono fino a quando non si considera l’etere dimetilico (DME), un composto organico che si comporta come il propano, trasportabile in serbatoi e combustibile quando miscelato con il propano. È solubile in acqua, non è tossico ed è biodegradabile nel caso in cui vi sia una fuoriuscita accidentale. Infine, il DME può essere prodotto dal gas naturale.

Il processo di raffinazione del gas naturale in DME è semplice. Il gas viene convertito in syngas, una miscela di idrogeno, monossido di carbonio e biossido di carbonio. Questo syngas viene poi sintetizzato in metanolo che con una reazione di disidratazione diventa DME.

Il DME funziona come carburante per auto-trazione, potendo sostituire i carburanti nei motori diesel. I motori diesel richiedono solo lievi modifiche per essere in grado di bruciare DME, che ha una maggiore efficienza di circa il 30% rispetto ai motori a compressione che bruciano diesel o rispetto ai motori a scoppio che bruciano benzina.

Come combustibile il DME ha notevoli vantaggi tecnici ed ambientali, poiché ha un elevato numero di cetano (che riflette la buona qualità della combustione), ha bassissime emissioni di ossidi di azoto e monossido di carbonio, è senza zolfo, non produce fuliggine e non è un gas serra.

Attualmente la Cina è il più grande consumatore al mondo di DME, circa il 90% del consumo globale. Il DME viene utilizzato per il riscaldamento domestico e per usi industriali. Di recente la città di Shanghai ha annunciato un programma pilota per usare il DME nelle flotte degli autobus, dei taxi e dei veicoli commerciali, con l’obbiettivo di ridurre le emissioni di particolato e di ridurre la dipendenza dalle importazioni di petrolio.

Sorprendentemente, il processo di raffinazione del DME consuma anidride carbonica. Perciò, collocando raffinerie di DME vicine a impianti che sprigionano anidride carbonica, come per esempio le centrali elettriche o gli impianti industriali, si riuscirebbe ad ottimizzare consumi e impatto ambientale.

Un combustibile che consuma anidride carbonica nel processo di raffinazione è una tecnologia che potrebbe risolvere una buona parte dei problemi di inquinamento della nostra società, da anni alla ricerca di come ridurre l’anidride carbonica emessa nell’ambiente.

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