Tutti la vogliono! Ma prima che esistesse la carta igienica, come si faceva?

In un’epoca di folli comportamenti indotti dalla paura del coronavirus, fermiamoci un attimo per riflettere su una questione cruciale per il nostro benessere quotidiano.

Quando si tratta di beni preziosi reali e tangibili, cioè cose di valore che si possono toccare e vedere, si pensa subito a qualcosa come l’oro, i diamanti oppure a metalli come il rame o l’alluminio.

Certamente, a nessuno, fino ad oggi, sarebbe venuto in mente la carta igienica. Ma, qualche volta, la realtà supera anche la più fervida fantasia!

L’assalto agli scaffali di carta igienica

La nuova crisi globale del COVID-19 ha spinto le persone in molti paesi del mondo ad accaparrarsi carta igienica prendendo d’assalto i supermercati, trasformandola in un bene raro e prezioso. Molti si domandano perché, ma prima di trovare una risposta corrono a comprarne qualche rotolo tanto per non rischiare di rimanere senza.

Così, la domanda che balza in cima a tutte le curiosità della popolazione mondiale è “cosa usavano le persone per pulirsi prima che fosse inventata la carta igienica?

Come il nuovo coronavirus, anche la carta igienica arriva dalla Cina. Da quanto è noto, veniva usata almeno dal VI secolo nelle corti imperiali e tra i cittadini ricchi della Cina. Il suo uso si diffuse rapidamente in tutto il paese. Nel XIV secolo la produzione annuale di carta igienica nella sola provincia dello Zhejiang ammontava a circa dieci milioni di pacchi.

La usavano in Cina, ma nel resto del mondo nessuno la voleva

La carta igienica, tuttavia, non contagiò subito il resto del mondo. Tant’è che, visitando la Cina nel VIII secolo, un viaggiatore mussulmano scrisse “i cinesi non sono attenti alla pulizia e non si lavano con l’acqua quando hanno fatto le loro necessità, ma si puliscono solo con la carta“.

Soltanto alla fine del 19° secolo la carta igienica arrivò in Europa e in America, ma soltanto nel 20° secolo divenne un prodotto di massa. Quindi, la domanda che sorge è proprio quella di cosa si usasse prima dell’avvento della carta igienica.

La risposta è: “Dipende…” Infatti, dipendeva dalla classe sociale e dalle condizioni economiche delle persone. I ricchi usavano spesso canapa, pizzo o lana. I poveri, cagavano nei corsi d’acqua e si pulivano con acqua, stracci, trucioli di legno, foglie, fieno, rocce, sabbia, muschio, alghe, bucce di mele, conchiglie, felci e praticamente qualsiasi altra cosa a portata di mano che fosse economica o gratuita.

Pezzi di argilla al posto della carta igienica

Gli Antichi Romani preferivano per la pulizia, anche nei bagni pubblici, una spugna infilzata su un bastone che veniva immersa in acqua salata, prima e dopo l’uso. Gli antichi Greci, invece, usavano spesso pietre o pezzi di argilla.

In tempi più moderni, oltre alle foglie delle pannocchie di mais, si cominciarono ad usare le pagine di carta delle vecchie pubblicazioni. Francois Rabelais, scrittore francese del XVI secolo, scriveva che usare la carta era inutile, ma funzionava molto meglio il collo di un’oca.

Per i marinai la cosa più comune era di usare vecchie corde sfilacciate e un po’ di acqua di mare.

Ma le cose hanno cominciato a diventare favorevoli alla carta igienica solo con l’avvento degli impianti idraulici interni. In una stanza da bagno non c’è nulla che si possa usare per pulirsi, a differenza dei bagni all’aperto dove la natura è a completa disposizione. E, naturalmente, anche la carta dei giornali non è più adatta allo scopo, poiché nelle tubature la carta più spessa ostruisce i tubi.

Adesso, da bravi consumatori consapevoli di cosa c’era prima della carta igienica, possiamo non avventarci tra gli scaffali del supermercato per farne incetta, ricordandoci che, almeno in Italia, ci possiamo avvalere di una tecnologia idraulica non proprio recentissima ma sempre molto efficace: il bidet.

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