Terre rare in Alaska, una possibilità per gli Stati Uniti di competere con la Cina

Nel 2016 gli Stati Uniti potrebbero disporre di un’importante miniera di terre rare. La Ucore Rare Metals ha coraggiosamente scommesso sullo sviluppo di una miniera.

Una importante azienda, la Ucore Rare Metals, ha scommesso sullo sviluppo di una miniera di terre rare in Alaska, a sud-est dell’isola di Prince of Wales.

Se la scommessa andrà in porto, il progetto verrà completato entro il 2016 e i lavori potrebbero iniziare già nel 2014. La Cina ha dominato fino ad ora il mercato delle terre rare ma il progetto in Alaska darebbe la possibilità agli Stati Uniti di competere ad armi pari. I metalli delle terre rare sono elementi che vengono utilizzati in moltissime tecnologie come sistemi radar, satelliti, sistemi per energie rinnovabili oltre a prodotti di consumo come i telefoni cellulari e le TV.

Nel settore delle terre rare si è scatenata una specie di gara mondiale per confrontarsi con la Cina, fino ad oggi leader incontrastato. Gli Stati Uniti, affamati di terre rare, sperano di riuscire a porsi come un concorrente su questo mercato.

La Ucore Rare Metals, stima che la nuova miniera in Alaska potrebbe operare per circa undici anni con estrazioni di 1.500 tonnellate al giorno. L’Alaska sembra un luogo molto adatto all’esplorazione geologica, assai favorevole alla formazione di depositi di terre rare.  L’Alaska potrebbe costituire una delle più importanti risorse di terre rare in Nord America.

La Cina detiene un monopolio sulle forniture globali di terre rare, con una stima del 48% delle riserve mondiali accertate. Recentemente ha minacciato di bloccare la vendita di terre rare a paesi stranieri, per garantire le forniture alle proprie aziende nazionali.

Se i progetti Ucore Rare Metals avranno successo, le minacce cinesi di interrompere la fornitura di terre rare ai paesi occidentali, perderanno una parte del loro peso.

METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED