Tensioni USA-Iran: la Thailandia teme per il suo petrolio

L’economia della Thailandia, fortemente dipendente dal petrolio, rischia molto nel caso di un conflitto militare tra USA e Iran.

Il Ministero dell’Energia thailandese ha chiesto alle autorità di regolamentazione di tenere d’occhio gli sviluppi in Medio Oriente per timore di una carenza di petrolio e gas nel paese. Infatti, la Thailandia dipende totalmente dalle importazioni energetiche.

Inoltre, secondo il Bangkok Post, il Ministero ha ordinato a sei raffinerie di petrolio di iniziare a comunicare quotidianamente scorte, vendite e volumi di produzione. Fino ad ora, le raffinerie erano tenute a queste segnalazioni su base mensile.

Scorte strategiche a 30-45 giorni

Naturalmente, come altri paesi, anche la Thailandia detiene riserve petrolifere strategiche che ammontano a 30-45 giorni di consumo. Tale quantità è all’interno dello standard medio globale (ma l’Italia, per esempio, mantiene 90 giorni di scorte).

Pur non essendoci ancora dichiarazioni circa la necessità di aumentare le scorte strategiche, il Ministero dell’Energia si sta preparando a prezzi più alti, sostenendo che il Fondo Petrolifero statale ha una quantità sufficiente di denaro per sopportare gli aumenti dei prezzi.

Il petrolio è il bene più importante per il paese

Il greggio è il più importante bene di importazione della Thailandia, il cui principale prodotto di esportazione sono proprio i prodotti petroliferi raffinati. Anche se il paese produce localmente del petrolio, non è abbastanza per soddisfare la domanda.

Quello che sta succedendo in Medio Oriente, cioè lo scambio di minacce tra Donald Trump e il governo iraniano, sta preoccupando seriamente tutto il mercato del petrolio, che teme un conflitto militare vero e proprio.

La preoccupazione è andata alle stelle quando gli Stati Uniti hanno ordinato l’evacuazione di tutti i dipendenti governativi dall’Iraq. Una mossa che potrebbe far parte della preparazione di uno scontro militare con il vicino Iran. Anche Exxon, la multinazionale petrolifera americana, ha evacuato il personale dal campo di West Qurna 1, in Iraq.

Anche se i prezzi del petrolio non riflettono ancora preoccupazioni tanto forti (il Brent è intorno ai 70 dollari e il WTI intorno ai 60 dollari al barile), le paure del governo thailandese la dicono lunga su quanto sia reale il rischio di un conflitto militare tra Iran e Stati Uniti.

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