Spazzatura che diventa grafene… in un lampo!

Un nuovo processo “verde” consente di trasformare rifiuti alimentari, plastica e altri materiali in prezioso grafene. Uno scenario ambientale vantaggioso per tutti.

Con impulsi ad altissima energia, gli scienziati possono trasformare
qualsiasi fonte di carbonio in grafene turbostratico. Il tutto con un processo rapido ed economico.

Come facilmente immaginabile, utilizzando dei rifiuti per farli diventare prezioso materiale 2D si ottengono vantaggi ambientali enormi.

Carbone trasformato in materiale 2D

Sono stati i ricercatori della Rice University (Stati Uniti) a inventare la tecnica del grafene flash, un modo per trasformare grandi quantità di qualsiasi fonte di carbonio in preziosi fiocchi di grafene. Si può convertire una tonnellata di carbone, rifiuti alimentari o plastica in grafene per una frazione del costo utilizzato da altri metodi di produzione.

Qualsiasi materia solida a base di carbonio, inclusi per l’appunto rifiuti di plastica misti e pneumatici di gomma, può essere trasformato nel cosiddetto materiale delle meraviglie.

Come ha riportato l’autorevole rivista Nature, il grafene flash viene prodotto in 10 millisecondi riscaldando materiali contenenti carbonio a 3.000 Kelvin (2.726,85 gradi Celsius). Considerando che l’attuale prezzo commerciale del materiale delle meraviglie è compreso tra 67.000 e 200.000 dollari per tonnellata, il successo di questa nuova tecnica sembra assicurato.

Grafene flash nel calcestruzzo

Il grafene flash potrebbe essere impiegato, con una concentrazione di appena lo 0,1%, nel calcestruzzo. Ciò ridurrebbe di un terzo il suo massiccio impatto ambientale. Rafforzando il calcestruzzo con il nuovo materiale, potremmo usarne meno per l’edilizia, con minori costi per produrlo e per trasportarlo.

Lo scenario ambientale che si delinea è vantaggioso per tutti e trasformare la spazzatura in un tesoro è la chiave dell’economia circolare.

Ma esiste anche un altro vantaggio nel nuovo processo. Infatti, il risultato finale è un grafene turbostratico, con strati disallineati facili da separare. Al contrario di quello ottenuto dall’esfoliazione della grafite, quello turbostratico è molto più facile da lavorare perché l’adesione tra gli strati è più bassa. Si separano semplicemente in soluzione o alla fusione in compositi.

Adesso, i ricercatori della Rice University sperano di produrre un chilogrammo al giorno di grafene flash entro due anni.

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