Ci sono davvero gli squali nel Mediterraneo?

Al contrario di ciò che molti pensano, gli squali sono abbastanza comuni nel Mar Mediterraneo. E alcuni di loro sono decisamente pericolosi per l’uomo.

Gli squali amano le acque aperte, come quelle degli Oceani. Tuttavia, succede anche nel Mar Mediterraneo di incontrarli.

Il Mare Nostrum è un mare interno, che si estende per 2,51 milioni di chilometri quadrati ed è collegato all’Oceano Atlantico dallo Stretto di Gibilterra. Con una profondità media di 1.500 metri, ha il suo punto più profondo nella a fossa Calypso (5.270 metri), nel Mar Ionio. In tutte queste acque, esistono ben 47 specie di squali, alcuni dei quali si ritiene possano attaccare gli esseri umani.

Forse, questo pericolo, per quanto vero ma probabilisticamente remoto, costituisce una parte del forte fascino che questi pesci hanno sempre avuto per l’uomo. Nel Mediterraneo, la maggior parte degli squali se ne sta per conto proprio, anche quando sono vicini agli esseri umani. Quindi, in linea di massima, non sono sempre pericolosi e raramente attaccano gli uomini.

Tuttavia, è difficile dimenticare il drammatico episodio accaduto a Piombino nel 1989, in prossimità del golfo di Baratti. Fu allora che Luciano Costanzo, durante un’immersione per effettuare riparazioni subacquee ad un cavo, venne ucciso e divorato da uno squalo bianco, davanti agli occhi del figlio e di un amico che hanno assistito alla scena dalla barca di appoggio. Di lui vennero ritrovati soltanto pochi brandelli di carne e i resti della muta da sub.

Comunque, ecco alcuni degli squali che si possono incontrare nel Mar Mediterraneo.

GRANDE SQUALO BIANCO (Carcharodon carcharias)

È uno degli squali più pericolosi, conosciuto anche con il nome di morte bianca. Può misurare oltre 7 metri, ma le dimensioni medie oscillano tra i 4 e i 6 metri, con un peso compreso tra 1 e 2 tonnellate. Dalle statistiche storiche risultano 18 attacchi all’uomo di squalo bianco solo in Italia, fra cui 4 morti.

squalo bianco
squalo toro

SQUALO TORO (Carcharias Taurus)

È abbastanza comune al largo della costa spagnola e, solitamente, vive ad una profondità di 10-60 metri. Ha una testa a punta acuminata e può raggiungere una lunghezza di oltre 3 metri. Generalmente, non è pericoloso e attacca solo quando provocato.

SQUALO MARTELLO (Sphyrna zygaena)

Con la testa piatta a forma di martello, è molto diverso dagli altri squali. Ha una lunghezza che può arrivare a 4 metri ma, di solito, misura dai 2,5 ai 3,5 metri. A differenza dello squalo bianco che è solitario, lo squalo martello è sempre in branco. È considerato potenzialmente pericoloso per l’uomo.

squalo martello
squalo pinna nera

SQUALO PINNA NERA (Carcharhinus limbatus)

Il nome deriva dal colore delle pinne dorsali e dal muso con la punta nera. Ama le acque calde e poco profonde e attacca raramente gli umani, a meno che non sia provocato. Comunque, è considerato pericoloso.

VERDESCA (Prionace glauca)

Conosciuto anche come squalo azzurro, è la specie di squalo più frequente nel Mediterraneo. Le dimensioni medie sono di circa 2 metri, ma quelli più grandi possono superare anche i 3,5 metri. Sono drammaticamente famosi per gli attacchi ai sopravvissuti di disastri aerei e naufragi.

verdesca
squalo mako

SQUALO MAKO (Isurus oxyrinchus)

Vive principalmente nelle acque tropicali e subtropicali, ma è presente anche nel Mar Mediterraneo, sebbene piuttosto raro. Lungo fino a 4 metri, questo squalo è noto per i grandi salti di cui è capace e per la dentatura impressionante. Per la sua indole aggressiva e imprevedibile, è pericoloso non solo per i subacquei ed i bagnanti, ma anche per i pescatori.

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