Scricchiola l’economia cinese. Recessione globale in arrivo?

La Cina sta rallentando mentre l’economia americana sembra in buona salute. Ma se uno dei due motori dell’economia mondiale si fermerà, ci sarà un terremoto globale.

Molti li trascurano, ma i segni di una imminente recessione economica sono ovunque. Forse è tempo di mettersi sulla difensiva.

Il più grande motore della crescita economica mondiale sta rallentando e… molto velocemente. Ufficialmente, la crescita in Cina ha rallentato scendendo al 6,4% nell’ultimo trimestre del 2018. Anche se si tratta di un tasso di crescita invidiabile per la maggior parte delle economie, è ben al di sotto della media a due cifre che si registrava dagli anni ’80 ai primi anni del 2000.

L’economia cinese è messa peggio di quello che dicono i dati ufficiali

Ma l’economia cinese potrebbe essere in condizioni peggiori di quello che indicano le cifre ufficiali. Il mercato azionario del paese è sceso del 28% nel 2018, sebbene sia rimbalzato negli ultimi due mesi. Apple, General Motors, Ford, Fiat-Chrysler e Jaguar Land Rover hanno tutti registrato forti diminuzioni delle vendite.

Presto la Cina si troverà di fronte a condizioni economiche ancora peggiori. La guerra commerciale con gli Stati Uniti non mostra alcun segno di allentamento, sebbene il presidente Trump abbia spostato al 1° marzo l’aumento dei dazi sulle merci cinesi importate negli Stati Uniti. Comunque, anche i dazi attualmente in vigore hanno rallentato la produzione industriale in Cina.

Il modello economico cinese, basato sulla rapida industrializzazione, sta perdendo colpi. Per decenni, l’economia cinese è cresciuta grazie ai lavoratori che si trasferivano nelle città per lavorare in fabbrica. Ma i costi del lavoro sono aumentati drasticamente e la Cina ora deve affrontare la concorrenza di paesi come il Vietnam, dove i salari sono significativamente più bassi.

L’unico modo con cui la Cina può continuare a far crescere la propria economia consiste nello sviluppare alta tecnologia per conto proprio. Fino ad oggi, la Cina ha cercato di raggiungere questo obiettivo principalmente rubando tecnologia da altri paesi. Questo è il motivo per cui molti paesi stanno combattendo contro questa strategia, escludendo il gigante cinese Huawei dall’imminente lancio delle reti telefoniche 5G.

Il grosso problema del debito in Cina

Anche la Cina ha un problema con il debito. Per combattere gli effetti della crisi finanziaria del 2007-2008, le banche cinesi hanno ampliato i loro bilanci di un incredibile 15 bilioni di dollari, per un totale di 24 bilioni di dollari. Più o meno il 50% in più delle attività di tutte le banche centrali globali messe insieme. La Cina rappresenta attualmente oltre il 60% di tutto il credito che è stato creato a livello mondiale nell’ultimo decennio. Nel 2017, il governatore della banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan, ha avvertito che le speculazioni e le bolle immobiliari in Cina potrebbero portare a una catastrofe economica in tutto il mondo.

Purtroppo, la Cina non è l’unica economia che sta rallentando. Come ben sappiamo, l’Italia è ufficialmente in recessione per la terza volta in un decennio. Nel Regno Unito, l’occupazione nei servizi, nella produzione e nell’edilizia (i tre principali motori dell’economia) sta scendendo ad un ritmo che non si vedeva dal 2012.

Soltanto negli Stati Uniti, l’economia sembra essere relativamente sana. Ma i profitti in calo potrebbero significare la fine del mercato rialzista. Più di 30 aziende hanno già annunciato, per il primo trimestre 2019, guadagni inferiori a quanto previsto.

Considerando tutto ciò, gli economisti cominciano seriamente a parlare di un rischio di collasso del sistema finanziario, quello che in gergo tecnico chiamano rischio sistemico.

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