Dai Rockefeller ai Rothschild: 5 dinastie leggendarie

Le leggende sulle enormi ricchezze di alcune dinastie dei secoli scorsi sono in parte vere. Ma cosa è rimasto di tutti questi patrimoni ai nostri giorni?

Quando chiunque sente parlare di Rockefeller o di Rothschild, pensa immediatamente a enormi ricchezze e smisurato potere. In effetti, queste importanti famiglie hanno influenzato la vita di milioni di persone durante il secolo scorso.

Ma ad oggi, queste dinastie leggendarie sono davvero tanto ricche e potenti quanto pensa la gente?

C’è chi ritiene, soprattutto tra i complottisti, che anche ai giorni nostri siano queste famiglie ad avere nelle loro mani il destino del mondo. Tuttavia, questa visione un po’ troppo semplicistica è abbastanza lontana dalla realtà. Infatti, quasi tutte le dinastie che sono entrate nella leggenda del capitalismo e di cui ci occupiamo in questo contesto, hanno progressivamente perso parte dei grandi patrimoni accumulati dai fondatori. E con essi, buona parte del potere e dell’influenza che esercitavano. Insomma, il testimone è passato a qualcun altro…

I VANDERBILT

Questa famiglia è una delle icone dell’età dell’oro americana. Infatti, accumulò una fortuna colossale dalle ferrovie e dalle spedizioni, durante la seconda metà del 19° secolo, quando negli Stati Uniti si era scatenata la corsa all’oro. Il patriarca, Cornelius Vanderbilt, era la persona più ricca degli Stati Uniti nel decennio del 1860, mentre suo figlio, William Henry Vanderbilt, era il più ricco americano negli anni 1870 e 1880.

I discendenti, rinomati per la loro filantropia e per le loro spese sontuose, esaurirono la fortuna della famiglia entro la metà del ventesimo secolo e uno dei nipoti del fondatore sembra sia morto in povertà. Attualmente, nessuna delle società fondate da Cornelius Vanderbilt appartiene alla famiglia.

Tuttavia, alcuni discendenti, grazie a generosi fondi fiduciari e a conoscenze di alto livello, sono riusciti a rimanere relativamente ricchi. Come nel caso dell’artista e stilista Gloria Vanderbilt, pronipote di William Henry Vanderbilt, che possiede un patrimonio di circa 200 milioni di dollari.

Il figlio di Gloria, l’anchorman della CNN Anderson Cooper, ha dichiarato che non erediterà un centesimo del denaro di sua madre. D’altronde, il famoso giornalista televisivo guadagna 12 milioni di dollari all’anno dalla CNN, oltre a vantare un patrimonio stimato di 110 milioni di dollari.

GLI HEARST

William Randolph Hearst era un magnate americano dei media e, al culmine della sua carriera, arrivò a possedere 28 quotidiani e 18 riviste. Quando morì nel 1951, il suo patrimonio venne stimato in 30 miliardi di dollari (attualizzati ad oggi).

A differenza dei Vanderbilt, gli eredi mantennero e ampliarono l’attività di famiglia. Attualmente, gli Hearst viventi, che sono 67, hanno un patrimonio stimato di 28 miliardi di dollari. William Randolph Hearst III, nipote del patriarca, è l’attuale presidente della Hearst Corporation.

Ma il rampollo di famiglia più celebre è Patty Hearst, una nipote di William Randolph Hearst, che fu rapita e tenuta in ostaggio nel 1974 dal gruppo terroristico dell’Esercito di Liberazione Symbionese. Vittima della Sindrome di Stoccolma, Patty finì per derubare le banche per conto dei terroristi. Quando fu scoperta, venne arrestata e gettata in prigione e in seguito la sua condanna fu commutata. Nel 2001, venne perdonata dal presidente Clinton e, oggi, è diventata una nota filantropa, con un patrimonio stimato di 45 milioni di dollari. Sua figlia, la supermodella Lydia Hearst, è ancora più ricca, dal momento che possiede una fortuna di 100 milioni di dollari.

I ROCKEFELLER

John D. Rockefeller e William Rockefeller Jr. erano due fratelli e imprenditori dell’Ohio (Stati Uniti) che, nel 1870, fondarono la Standard Oil. Dieci anni più tardi erano tra le persone più ricche del paese e, nel 1916, John D. Rockefeller divenne il primo miliardario americano. Al picco della sua ricchezza, John D. Rockefeller possedeva l’equivalente di 400 miliardi di dollari nel denaro di oggi. Prima di morire, ha donato la maggior parte delle sue ricchezze in beneficienza.

Ciò che rimane della fortuna della famiglia Rockefeller è sparpagliato tra associazioni di beneficienza e centinaia di discendenti. Il più importante Rockefeller dei nostri giorni, David Rockefeller, è morto l’anno scorso all’età di 101 anni. Aveva un patrimonio di circa 3,3 miliardi di dollari.

I ROTHSCHILD

Il patriarca della dinastia bancaria dei Rothschild è il padre fondatore della finanza internazionale. Mayer Amschel Rothschild nacque nel ghetto ebraico di Francoforte nel 1744 e divenne il banchiere più importante in Europa.

Lasciò in eredità le sue ricchezze ai suoi cinque figli, che si sparsero in Francia, Inghilterra, Italia e Austria. Per gran parte del 19° secolo, la famiglia Rothschild era la più ricca del mondo. Ma, nel corso degli anni, la fortuna di famiglia fu divisa tra i molti discendenti del fondatore. Tutto questo denaro, nel tempo, ha finanziato di tutto, da splendidi castelli a società minerarie ed energetiche, oltre a grandi opere filantropiche.

I Rothschild sono stati spesso presi di mira dai teorici della cospirazione antisemita, che esagerano grossolanamente la ricchezza e l’influenza della famiglia, che è ben lungi dall’essere la più ricca del pianeta. Solo un membro della dinastia appare nell’ultimo elenco dei miliardari di Forbes. Si tratta del banchiere Baron Benjamin de Rothschild, appartenente al ramo francese della famiglia, con un patrimonio di 1,8 miliardi di dollari.

I GETTY

La fortuna della famiglia Getty deriva dal patriarca George Getty che, nel 1903, ebbe la lungimiranza di investire nel fiorente settore petrolifero americano. Suo figlio, J. Paul Getty, fondò la Getty Oil Company nel 1942 e, negli anni ’50, era la persona più ricca del mondo. Notoriamente parsimonioso, J. Paul Getty, si lamentò delle spese mediche del figlio morente Timmy e, quando suo nipote John Paul Getty III fu rapito a Roma nel luglio 1973 dalla ‘ndrangheta, si rifiutò di pagare il riscatto.

J. Paul Getty è morto nel 1976, alla veneranda età di 83 anni, lasciando una fortuna di 17,3 miliardi (ai valori di oggi) alla J Paul Getty Trust, attualmente l’istituzione artistica più ricca del mondo.

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