Rame, monete e computer roventi

Lo stratagemma messo a punto da un giapponese per raffreddare i computer di ultima generazione, si basa su oggetti la cui storia affonda le radici nella notte dei tempi : le monete di rame.

È il metallo che vi capita più spesso per le mani durante la giornata e che tenete addosso quasi sempre.

Non parliamo di pacemaker per infartuati ne di protesi di titanio postoperatorie, ma semplicemente del rame con cui sono fatte tutte le monete in euro. Dieci, venti e cinquanta centesimi sono per il 98% composti da metallo rosso. Uno, due e cinque centesimi sono fatti in acciaio, ma sono ricoperti di rame.

D’altronde, il rame e le sue leghe sono molto adatte per produrre monete. Sono facilmente coniabili e hanno una straordinaria resistenza all’abrasione e all’urto, qualità indispensabili per oggetti continuamente maneggiati.

Non pur nulla, le prime monete dell’antica Grecia erano fatte di rame e di oro, due metalli nobili che potevano esser rinvenuti allo stato nativo e resistenti alla corrosione. Ragione per la quale molti oggetti dell’antichità, tra cui le monete, sono giunti quasi inalterati fino ai nostri giorni, nonostante l’esposizione secolare agli agenti atmosferici.

Le prime monete dell’antica Grecia erano fatte di rame e di oro, due metalli nobili che potevano esser rinvenuti allo stato nativo e resistenti alla corrosione

Anche ai tempi degli antichi Romani, durante il regno di Servio Tullio (VI secolo a.C.), le monete erano di metallo rosso e venivano chiamate pecunia. Soltanto successivamente vennero introdotte monete d’oro, d’argento e di ottone.

Gli antichi non lo sapevano, ma il rame è un’ottima scelta per le monete, grazie alle sue proprietà salutari. Passando di mano in mano, una moneta potrebbe diventare veicolo di tutta una serie di malattie provocate da germi nocivi che il rame riesce a combattere, essendo antibatterico. È il motivo principale per cui le monete da uno, due e cinque centesimi sono ricoperte di rame pur essendo in acciaio.

Ma le proprietà nascoste delle monete di rame non finiscono qui. Gli euro metallici hanno proprietà elettriche e magnetiche molto precise, per essere riconosciuti, per esempio, dalle macchinette distributrici. L’aggiunta di nichel alla lega ne modifica la permeabilità magnetica, così che la conducibilità elettrica dei dieci, venti e cinquanta centesimi è approssimativamente di un settimo di quella del rame high-grade.

Parlando di virtù metalliche quasi magiche, il metallo rosso non finisce mai di sorprendere e la scoperta di nuove applicazioni sono all’ordine del giorno. Anche quelle che possono sembrare banali, come quella fatta da un utente giapponese di Twitter.

Non vi è mai capitato si sentire il computer portatile che all’improvviso diventa rovente, magari mentre lo avete appoggiato sulle gambe, con la ventola che inizia a frullare alla massima velocità?

Anche in questo caso il metallo rosso può essere d’aiuto.

Appoggiando una pila di monete di rame sulla parte superiore del computer, si riesce a raffreddarlo utilizzando tutta la potenza della termodinamica. L’utente giapponese ha fatto uso di monete da dieci yen, anch’esse fatte principalmente di rame, su un MacBook Pro con display Retina, un modello della Apple particolarmente soggetto a problemi di surriscaldamento quando arriva al limite delle sue prestazioni.

Qualcuno ha già iniziato ad usare le monete per raffreddare anche le schede interne ai desktop computer.

Per tutti quelli che non vivono nelle terre delle monete di rame, come Giappone ed Europa, sarà utile sapere che in Australia ogni moneta ne contiene più del 50% e nel Regno Unito le monetine sono realizzate principalmente con il metallo rosso.

Brutte notizie invece per tutti gli americani: i centesimi degli Stati Uniti, dal 1981, non contengono più del 2,5% di rame. La caccia su ebay per i centesimi ante-1981 è aperta…

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È stato un trader nel settore dei metalli per lungo tempo, lavorando con alcune importanti aziende del settore in Italia e in Europa. Esperto in metalli rari, è consulente presso un'azienda svizzera leader sul mercato internazionale di questi metalli. Da qualche anno è impegnato anche nella divulgazione giornalistica del mondo dei metalli rari e delle materie prime. Il suo profilo professionale è su LINKEDIN.