Quando il postino sarà un drone volante… un giorno sempre più vicino

La innovativa visione di una piccola società di Boston, potrebbe portare la tecnologia dei droni sempre più vicina alle case di tutti i consumatori del mondo.

Google, Amazon e DHL stanno lavorando da qualche anno al progetto di consegnare pacchi tramite droni, arrivando con la merce direttamente a casa del cliente.

Purtroppo, la maggior parte dei droni esistenti farebbe molta fatica a trasportare qualcosa di pesante come un libro per più di una decina di chilometri. Le batterie non potrebbero fornire energia oltre questi limiti.

Ma un drone ibrido di nuova concezione, alimentato a carburate e da corrente elettrica, potrebbe riuscire nell’impresa di coprire lunghe distanze con oggetti pesanti. È ciò che sta sviluppando una giovane start-up di Boston (Stati Uniti), la Top Flight Technologies: un drone con 6 rotori che può volare per più di due ore e mezza, riuscendo a coprire una distanza di circa 160 chilometri, trasportano un carico del peso di nove chilogrammi.

Secondo la MIT Technology Review, il nuovo drone ha una manovrabilità molto superiore a quella di tutti gli altri apparecchi attualmente disponibili, oltre ad una autonomia irraggiungibile. Quasi tutti i droni esistenti possono volare per circa 40 minuti e con un carico non superiore ai 2 chilogrammi.

I nuovi droni potranno volare per quasi 3 ore, riuscendo a coprire una distanza di circa 160 chilometri

Il nuovo drone ha un’autonomia quasi doppia anche rispetto agli elicotteri radiocomandati, di dimensioni analoghe, alimenti a benzina.

La tecnologia della Top Flight Technologies si muove su binari diversi rispetto a Google. Infatti, il drone di Google decolla verticalmente ma, una volta raggiunta la quota stabilita, vola come un aeroplano.

L’originale filosofia di base della giovane società di Boston è che anche un IPad è un oggetto troppo complesso e quindi i nuovi droni sono controllati da cartucce pre-programmate, un pò come i vecchi Super Nintendo.

La Top Flight Technologies sta lavorando sull’utilizzo di batterie che integrano l’energia fornita da un motore a benzina. Poiché il motore a benzina non deve fornire tutta la potenza, è possibile utilizzarne uno molto più piccolo e più efficiente. Inoltre, non è in alcun modo collegato al motore elettrico per il movimento dei rotori, ma serve soltanto come un generatore che ricarica la batteria o che rifornisce di energia elettrica.

Un’idea non del tutto nuova, adottata anche dalla US Army e dalla Air Force americana, che hanno sperimentato un tecnologia simile con aerei ibridi UAV (Unmanned Aerial Vehicle).

Long Phan, cofondatore e Amministratore Delegato di Top Flight Technologies, spera di iniziare a vendere i droni ibridi entro la fine di quest’anno.

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