Prossimi scenari per il mercato dell’oro

I prossimi interventi monetari della Federal Reserve e i venti di guerra in Siria saranno determinanti per i mercati dell’oro e di tutti i metalli preziosi.

Ormai da mesi, le quotazioni dell’oro sono assai volatili, arrivando a toccare i minimi di tre anni verso la fine del mese di giugno e continuamente al centro del dibattito su quando e in che misura laFederal Reserve americana (FED) allenterà gli aiuti monetari all’economia, influenzando perciò i prezzi del metallo giallo.

Alcuni esperti ritengono che le paure del mercato, su quanto potrebbe accadere all’oro nel caso in cui la Banca Centrale statunitense rallentasse gli stimoli all’economia (azione attesa per i primi di settembre), sono assolutamente esagerate.

Se la FED rallenta gli aiuti significa che l’economia va meglio e le banche possono quindi finire di comprare titoli di stato, attualmente nei loro bilanci per 2 trilioni di dollari, per cominciare a prestare denaro all’economia americana.

Se il denaro attualmente impegnato in titoli di stato, si riversasse nell’economia, quasi certamente, produrrebbe una spinta inflazionistica. I metalli preziosi, oro compreso, ne trarrebbero un beneficio dal momento che sono una copertura contro l’inflazione.

Ma uno dei principali fattori che sosterrà i prezzi del metallo giallo nelle prossime settimane sono le tensioni geopolitiche in Siria. Le minacce di un intervento militare degli Stati Uniti hanno aumentato l’interesse degli investitori per l’oro e per gli altri beni rifugio, pur avendo l’effetto opposto sui titoli azionari.

Come ormai gli investitori in oro hanno imparato nel corso di quest’anno, la volatilità sul mercato dell’oro è diventata una regola che anche nei prossimi mesi continuerà a dominare. Ma le speranze che le quotazioni ricomincino a salire sono sempre più fondate.

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