Prezzi manipolati anche per platino e palladio

L’ultimo scandalo finanziario ha trascinato la fiducia degli investitori di metalli preziosi nelle banche ai minimi storici: anche i prezzi di palladio e platino venivano sistematicamente manipolati a tutto vantaggio degli istituti bancari coinvolti.

Cosa si intende per manipolazione dei prezzi? Solitamente il termine è stato usato nei mercati dell’oro e dell’argento, ma la pratica ha preso piede anche altrove.

La scorsa settimana è stata presentata una querela contro BASF Metals, Goldman Sachs, HSBC Bank USA e Standard Bank per aver imbrogliato sui prezzi di platino e palladio a proprio vantaggio. La denuncia, è stata presentata a nome di una società nel settore della gioielleria con sede in Florida (Stati Uniti).

Le banche in questione, tramite teleconferenze che avvenivano due volte al giorno, fissavano i prezzi di platino e palladio, sfruttando le informazioni che raccoglievano dai clienti per manipolare e  rendere artificiali i prezzi dei metalli fisici e dei prodotti finanziari ad essi collegati. A seguito di tali azioni, le banche sono state in grado di trarre profitti considerevoli, a scapito dei propri clienti.

A convalidare le tesi dell’accusa, un esperto ha analizzato il movimento dei prezzi di platino e palladio nelle vicinanze del momento del fixing dei prezzi ufficiali, evidenziando  grosse anomalie e prezzi artificiali, completamente slegati da qualsiasi fattore macroeconomico.

Anche se le autorità di controllo hanno aumentato la vigilanza, le azioni intraprese sono state blande

Anche se le autorità di controllo hanno aumentato la vigilanza sui metalli preziosi, le azioni intraprese sono state blande e in netto ritardo.

Come per l’oro e l’argento, anche il fixing del platino e del palladio è stato soggetto ad una sostanziale revisione. A partire dal primo di dicembre il London Metal Exchange gestirà la fissazione dei prezzi ufficiali mediante processi elettronici anziché teleconferenze.

Il nuovo scandalo che coinvolge platino e palladio, dimostra che gli scandali finanziari circa la manipolazione dei prezzi da parte delle banche non sono ancora finiti. Le società e gli investitori sono rimasti danneggiati da circa otto anni di cospirazioni globali sulle materie prime, gestite da queste banche.

Secondo Reuters, non è la prima volta che vengono avviate azioni legali di questo tipo. Meno di un mese fa, MF Global ha citato in giudizio l’ex trader Joseph Welsh e Moore Capital Management per aver manipolato i prezzi dei contratti di platino e palladio tra maggio 2006 e giugno 2008.

Per gli investitori, i recenti avvenimenti dovrebbero portare a prezzi dei metalli preziosi più veritieri, anche se la loro fiducia negli istituti bancari, soprattutto quelli coinvolti nelle più recenti vicende, è in caduta libera.

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