Paesi produttori di fosfati: i Top 10 nel mondo

Fino al 2020 la produzione mondiale di fosfati crescerà del 2%. Ma quali sono i più importanti produttori mondiali di questa risorsa vitale per l’agricoltura?

Il fosfato e il potassio vengono principalmente utilizzati per la produzione di fertilizzanti per l’agricoltura e per gli integratori alimentari per animali. Ma esiste anche una piccola parte, il 5%, che viene impiegato in edilizia, nei saponi e nei detergenti.

Secondo i dati più recenti rilasciati dallo US Geological Survey, la domanda mondiale di fosfati è cresciuta nel 2017, trascinata dal Nord Africa e dal Medio Oriente. Invece, negli Stati Uniti, secondo produttore mondiale, le inondazioni causate dall’uragano Irma in Florida hanno influenzato negativamente la produzione di fosfati e fertilizzanti.

Per i prossimi anni si prevede che la crescita globale della produzione sarà di circa il 14%, concentrata per la maggior parte in Nord Africa e Medio Oriente.

Ma il panorama completo di dove si producono la maggior parte di tutti i fosfati del mondo, aggiornato con i dati 2017 dello US Geological Survey, è quello che potete trovare qui di seguito.

1

CINA (Produzione mineraria: 140 milioni di tonnellate)

La produzione mineraria di fosfati della Cina è aumentata nel 2017 e ha raggiunto 140 milioni di tonnellate, una quantità molto superiore a quella di tutti gli altri paesi. Tuttavia, i dati ufficiali governativi potrebbero essere stati sopravvalutati. Infatti, secondo gli analisti del settore, nel 2017 il paese ha prodotto solo 85 milioni di tonnellate. In ogni caso, nei prossimi anni, la Cina dovrà fare i conti con un calo della produzione a causa dei maggiori costi di conformità ambientale e delle chiusure di alcuni impianti per problemi di inquinamento.

2

STATI UNITI (Produzione mineraria: 27,7 milioni di tonnellate)

Leggera crescita della produzione negli Stati Uniti, dove Florida e North Carolina hanno rappresentato oltre il 75% della produzione nazionale. La maggior parte della roccia fosfatica estratta nel paese viene utilizzata per la produzione di acido fosforico e acido superfosforico, impiegati soprattutto come integratori alimentari per animali.

3

MAROCCO e SAHARA OCCIDENTALE (Produzione mineraria: 27 milioni di tonnellate)

Il Marocco e il Sahara Occidentale hanno riserve di fosfati per 50 miliardi di tonnellate, una quantità che rappresenta oltre il 70% delle riserve mondiali. Da un punto di vista politico, il Sahara Occidentale è un territorio conteso tra il Marocco e il movimento politico Polisario ma, l’anno scorso, una corte europea ha stabilito che il Sahara Occidentale non dovrebbe essere considerato parte del Marocco. Questa contesa ha spesso interrotto le esportazioni di fosfati del paese.

4

RUSSIA (Produzione mineraria: 12,5 milioni di tonnellate)

La produzione russa è tornata ai livelli del 2015. Il paese, che detiene 700 milioni di tonnellate di riserve, potrebbe beneficiare dei nuovi requisiti europei che impongono nei fertilizzanti una bassa quantità di residui di cadmio (cancerogeno). Infatti, i fertilizzanti russi provengono da depositi di apatite a basso contenuto di cadmio.

5

GIORDANIA (Produzione mineraria: 8,2 milioni di tonnellate)

Questo paese ha riserve per 8,2 milioni di tonnellate e, nel 2017, ha aumentato la propria produzione di 300.000 tonnellate rispetto all’anno precedente. Qui opera l’unico produttore al mondo di fosfati di proprietà statale, la Jordan Phosphate Mines Company, che esporta una grande parte della sua produzione in India e Bangladesh.

6

BRASILE (Produzione mineraria: 5,5 milioni di tonnellate)

In aumento anche la produzione brasiliana (+300.000 tonnellate) rispetto al 2016. Il Brasile ha un settore agricolo in forte espansione ed è il quinto più grande consumatore di fertilizzanti del mondo. Da qui al 2025, la domanda di fertilizzanti nel paese crescerà due volte più velocemente che nel resto del mondo.

7

EGITTO (Produzione mineraria: 5 milioni di tonnellate)

Le riserve egiziane di fosfati sono stimate in 1,3 miliardi di tonnellate e la produzione mineraria del 2017 è rimasta invariata rispetto all’anno precedente. Tuttavia, quest’anno, nel paese entrerà in funzione un nuovo importante impianto produttivo.

8

ARABIA SAUDITA (Produzione mineraria: 4,5 milioni di tonnellate)

L’Arabia Saudita è seduta sopra 1,4 milioni di tonnellate di riserve di fosfati. Nel paese opera lo stabilimento di Waad al-Shamal, che raggiungerà la piena capacità produttiva nel 2019 e diventerà uno dei più grandi impianti al mondo per la produzione di fosfati.

9

ISRAELE (Produzione mineraria: 4 milioni di tonnellate)

Leggero aumento della produzione, per Israele, rispetto al 2016. L’azienda di fertilizzanti più importante del paese, la Israel Chemicals, intende investire decine di milioni di dollari nei prossimi anni in iniziative imprenditoriali, innovazione e sviluppo di tecnologie agricole. Questa sua strategia migliorerà la sua competitività nel settore dei minerali e, quindi, dei fosfati.

10

PERÙ (Produzione mineraria: 3,9 milioni di tonnellate)

La produzione mineraria di fosfati è rimasta invariata rispetto all’anno precedente. Il Perù non detiene grandi riserve e la maggior parte di queste si trova nella miniera di Mantaro (39,5 milioni di tonnellate), gestita dalla società Itafos.

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