La sorprendente storia del tungsteno

Le persone più informate associano alla parola tungsteno l’immagine di una lampadina a incandescenza, i cui filamenti sono in tungsteno. Tuttavia l’importanza di questo metallo risiede altrove ed ha accompagnato buona parte dei progressi tecnologici durante gli ultimi 100 anni.

Sono pochissime le persone che possono dire di conoscere il tungsteno, se non in modo vago e indeterminato.

La convinzione della maggior parte delle persone è che il tungsteno sia utilizzato soprattutto nei filamenti delle lampadine ad incandescenza. In realtà molte delle cose che ci stanno più a cuore e che riteniamo indispensabili per la nostra felicità, dipendono dal tungsteno. È un’esagerazione? Dopo aver letto questo articolo vi convincerete del contrario.

Il tungsteno è un metallo insostituibile nei periodi di guerra, importante nei periodi di pace ed estremamente difficile da produrre. Non esiste in natura il tungsteno come metallo e, come molti metalli rari, ha proprietà affascinanti e sorprendenti.

È il metallo più duro mai usato dall’uomo (per durezza è secondo al diamante) e ha il punto di fusione più alto di tutti gli elementi (3422 °C). Queste due caratteristiche lo rendono indispensabile per la nostra società.

Il ruolo che questo metallo ha rivestito nel passato è soltanto il prologo del ruolo che assumerà nel prossimo futuro.

Strategico in guerra…

L’importanza del tungsteno emerse per la prima volta durante la Prima Guerra Mondiale, periodo durante il quale assunse la qualifica di metallo strategico. Secondo alcuni osservatori britannici dei tempi, la Germania non era in grado di produrre abbastanza munizioni per sostenere l’impegno militare intrapreso.

Sorprendentemente si scoprì che i tedeschi avevano aumentato la produzione di munizioni e che presto avrebbero superato gli arsenali degli Alleati. Il segreto della nuova tecnologia tedesca fu scoperto: acciaio al tungsteno ad alta velocità, grazie al quale era possibile impiegare utensili da taglio per produrre in modo più efficiente gli armamenti per le proprie truppe.

Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, Hitler strinse un accordo commerciale con la Cina (1936) per assicurarsi il 45% del tungsteno estratto. Grazie a questo accordo e ai nuovi proiettili perforanti al tungsteno, la Germania ottenne rapidi successi durante campagna in Nord Africa. I carri armati inglesi venivano perforati facilmente dai proiettili tedeschi e le truppe chiamate Tiger Tank ottennero una fama leggendaria.

I proiettili perforanti al tungsteno sono stati poi sostituiti dai tristemente famosi proiettili all’uranio impoverito, noti per l’alto numero di tumori e di altri gravi sindromi tra i militari che hanno partecipato alle campagne in Iraq, Somalia, Bosnia e Kossovo.

Attualmente il Pentagono sta cercando di aumentare le proprie scorte strategiche di tungsteno per poter affrontare periodi di carenza di metallo senza mettere a repentaglio la sicurezza nazionale.

… indistensabile in tempi di pace

Il tungsteno è indispensabile per molti prodotti della nostra era elettronica. È vitale per la produzione di molte leghe metalliche e indispensabile per aumentare l’efficienza di importanti utensili per la lavorazione meccanica. La maggior parte delle lavorazioni che rendono possibile ottenere tolleranze minime, quindi grande precisione, sono rese possibili dagli acciai in lega con il tungsteno.

Oltre all’impiego nei filamenti per le lampadine ad incandescenza e a fluorescenza, il tungsteno è essenziale per i macchinari a raggi-X, le lenti per macchine fotografiche, nelle automobili, negli aeroplani, nei telefoni, nei radar. Questo elenco comprende solo una piccola parte dei campi di applicazione di questo versatile metallo. Recentemente è stato scoperto che il tungsteno immerso in un’atmosfera di azoto liquido insieme a scariche elettriche ad alta tensione, grazie a processi fisici ancora sconosciuti, si appuntisce fino ad arrivare alla punta più sottile esistente: un atomo!

La metallurgia del tungsteno è nel suo periodo infantile e non c’è modo di stimare quanto crescerà il nostro fabbisogno nel futuro, ma è altamente probabile che sarà sempre più indispensabile per il nostro sviluppo tecnologico.

Ad oggi, la disponibilità di questo metallo è critica, così come evidenziato dalla British Geological Society. Per anni la Cina ha fornito circa l’85% della fornitura totale mondiale di tungsteno. Ma negli ultimi anni Pechino ha iniziato una politica di contingentamento del metallo verso l’esterno, limitando le esportazioni, per favorire la fornitura alle proprie industrie. Inoltre, molte miniere cinesi stanno chiudendo, per favorire le miniere di grandi dimensione.

Se l’oro rimane il simbolo della ricchezza, il gruppo dei metalli rari, di cui il tungsteno rappresenta un caso emblematico e affascinante, sono il simbolo del progresso tecnologico e dello sviluppo sostenibile che ci aspettano nel futuro.

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