La Germania pensa che i prezzi dell’argento siano manipolati?

Le autorità di controllo tedesche sono preoccupate che i processi che determinano i prezzi dell’oro e dell’argento non siano regolari.

Il caso sulla manipolazione dei prezzi dell’oro e dell’argento era balzato agli onori delle cronache soltanto pochi mesi fa. Se qualcuno aveva pensato che la cosa si sarebbe presto sgonfiata, si sbagliava di grosso.

Anche se la Commodities Futures Trading (CFTC) ha concluso a settembre l’indagine avviata negli Stati Uniti sulle presunte manipolazioni, da qualche mese, ma la notizia è trapelata soltanto in questi giorni, la Federal Financial Supervisory Authority (BaFin) in Germania ha messo sotto la lente di ingrandimento tutti i processi di fissazione dei prezzi dell’oro e dell’argento.

La massima riservatezza circonda l’indagine dell’autorità tedesca sul nome delle banche coinvolte ma, secondo il Wall Street Journal, le uniche banche che possono fissare i prezzi dell’argento a Londra, e di conseguenza in tutto il mondo, sono la Bank of Nova Scotia, la Deutsche Bank e la HSBC (Hongkong & Shanghai Banking Corporation). Per chi non lo sapesse, il prezzo dell’argento è determinato in una sola sessione, che si tiene a mezzogiorno a Londra.

Queste banche, abusando della loro posizione e disponendo di informazioni tratte poco prima e durante il processo di fissazione, potrebbero avere manipolato i prezzi, o per conto loro o per conto di loro importanti clienti.

Gli operatori e gli investitori sul mercato dell’argento attendono con molta impazienza la conclusione delle indagini tedesche, ma è assai probabile che il lavoro della Federal Financial Supervisory Authority possa durare anche qualche anno.

Fino ad ora rimane soltanto un fatto certo: in base alle prove raccolte fino a questo momento, si sono riaperte le porte alle indagini sulle manipolazioni dei prezzi, cosa che non lascia certo pensare ad un mercato trasparente e indipendente.

Un altro grosso dispiacere per gli tutti investitori di metallo bianco.

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