La crisi finanziaria mondiale compie 5 anni

Sono già passati 5 anni dall’inizio della crisi finanziaria. In Italia non ricordiamo l’agosto del 2007, quando la crisi dei mutui subprime iniziò, anche perchè ci sembravano problemi lontani e  che riguardavano soltanto gli americani. Wall Street e le borse di tutto il mondo cominciarono a scendere e la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea iniziarono ad intervenire sui mercati nel tentativo di stabilizzarli. Era solo l’inizio di una crisi che, a cinque anni di distanza, sembra ancora lontana dal fondo.

Rivediamo gli interventi effettuati dalle banche centrali, che hanno in tempi diversi ma con continuità, riversato denaro sul mercato:

  • Settembre 2007: la FED taglia i tassi di interesse dal 5,25%  al 4,75%.
  • Marzo 2008: scoppia il caso Bear Stearns, il colosso di Wall Street a un passo dalla bancarotta. La FED interviene con un prestito da 30 miliardi di dollari.
  • Settembre 2008: Fannie-Freddie, maxi-banca di credito fondiario, evidenzia un buco di bilancio da 11 miliardi di dollari, ma è solo la punta dell’iceberg. La FED interviene con 400 miliardi di dollari. AIG, colosso americano nel settore delle assicurazioni, non è più in grado di far fronte con il proprio capitale per liquidare gli assicurati nel settore Credit Default Swap. La FED acquista la maggioranza dell’istituto per 85 miliardi di dollari. La banca centrale americana interviene anche con 25 miliardi di dollari per salvare le case automobilistiche Chrysler e GM. Viene istituito il TARP, un fondo per il piano salva-banche per il quale la FED sborsa 700 miliardi di dollari. Inoltre vengono stanziati 540 miliardi di dollari per assicurare liquidità al mercato monetario.
  • Ottobre 2008: La Fed interviene con altri 280 miliardi di dollari per salvare Citigroup dalla bancarotta.
  • Novembre 2008: Ancora 40 miliardi di dollari per completare il salvataggio di AIG.
  • Gennaio 2009: Il governo americano versa 140 miliardi di dollari per garantire le perdite di Bank of America. Inoltre inietta 787 miliardi di dollari per stimolare i mercati.
  • Luglio 2009: altri 3 miliardi di dollari nel programma Cash for Clunkers, per aiutare l’industria automobilistica americana a ripartire.
  • Marzo 2010: La FED acquista titoli si stato e debiti ipotecari per 1,25 trilioni di dollari. È il primo cosiddetto Quantitative Easing (QE1)
  • Agosto 2010: La FED acquista altri  titoli di stato per 300 miliardi di dollari.
  • Novembre 2010: La FED acquista titoli si stato per 600 miliardi di dollari. È il secondo cosiddetto Quantitative Easing (QE2).
  • Novembre 2011: La FED lancia l’operazione Twist, di cui non rende pubblico il funzionamento. La Banca Centrale Europea emette un prestito di 490 miliardi di euro per le banche in difficoltà.
  • Marzo 2012: la BCE emette un altro prestito di 530 miliardi di euro alle banche.

Le banche centrali hanno dimostrato, fino ad ora, che sono disposte a fornire stimoli all’economia, anche se i rimedi che hanno trovato sembrano dei cerotti per coprire delle ferite così gravi, che richiederebbero invece un intervento chirurgico. A quando il Quantitative Easing 3?

 by Randy Hilarski (SMA) 

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