La carenza globale di tungsteno

Il tungsteno, indispensabile per molti processi industriali, è a rischio di carenza. L’Unione Europea lo ha classificato come “materia prima critica”.

Il tungsteno è un componente essenziale in molte applicazioni industriali, tra cui utensileria per foratura e taglio, elettronica e acciai speciali.

L’Unione Europea ha classificato questo metallo come “materia prima critica”.

La Cina produce attualmente l’85% del tungsteno mondiale, ma a causa del fabbisogno della propria industria ne deve anche importare. Stati Uniti, Europa e Giappone consumano il 55% di questo metallo, ma ne producono soltanto il 5%.

Come riporta il Metal Investment News, non sorprende che i prezzi si siano impennati nel corso dello scorso anno, quando invece molte altre materie prime hanno sperimentato un calo dei prezzi.

Un nuovo mercato in crescita sono le leghe di nichel al tungsteno, che potrebbero presto sostituire quelle all’oro-nichel.

Il tungsteno è un prodotto indispensabile per l’industria ma insignificante in termini di costi anche a prezzi elevati. Lo si potrebbe paragonare al sale in un sacchetto di patatine. Anche se il prezzo del sale triplicasse, forse il prezzo del sacchetto di patatine aumenterebbe di un centesimo. Ma un sacchetto di patatine senza il sale non si potrebbe vendere a nessuno.

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