Il tungsteno resta nel mirino dei grossi investitori

Due importanti società hanno recentemente completato grossi investimenti per assicurarsi il controllo di alcune fonti di tungsteno, sfidando il monopolio cinese.

Un metallo che raccoglie gli interessi di molti investitori in tutto il mondo è il tungsteno, quotato circa 400 dollari per tonnellata, nella qualità APT (ammonium paratungstate).

Negli ultimi mesi il metallo non ha subito grandi oscillazioni di prezzo, mentre da inizio anno ha avuto un incremento delle quotazioni di circa il 22%.

Soprattuto tra le società minerarie, il tungsteno è nella lista dei metalli i cui progetti di esplorazione e sviluppo sono tra i più numerosi e promettenti.

Nell’ultimo periodo due importanti società hanno investito parecchie risorse in questo mercato: Todd Corporation e Tasman Metals.

La Todd Corporation, importante azienda neozelandese di proprietá familiare, ha recentemente effettuato un corposo acquisto nella Northcliff Resources, azienda mineraria canadese impegnata proprio nel settore del tungsteno. Anche nel 2012 la società aveva rilevato il 19,9% della Wolf Minerals, nuova e promettente azienda mineraria australiana, impegnata in un importante progetto per la produzione di questo metallo.

La Northcliff Resources, società affiliata di Hunter Dickinson Inc, ha in progetto un impianto di tungsteno di circa 30.000 tonnellate di minerale al giorno.

Un’altra società con una lunga esperienza nei metalli strategici e in particolare nelle terre rare, la canadese Tasman Metals, si è mossa per acquisire il 100% di tutti i progetti minerari riguardanti il tungsteno nella zona di Bergslagen, in Svezia. 

Con il mercato europeo dell’elettronica ai suoi piedi, la Tasman Metals è posizionata molto bene per soddisfare la crescente domanda di materiali strategici in Europa. Secondo l’amministratore delegato dell’azienda, il tungsteno è un metallo industriale essenziale e assicurarsene le forniture sarà un fattore vincente per i prossimi anni, in considerazione del monopolio cinese e della forte crescita della domanda mondiale.

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