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Il ritorno ai beni reali, un messaggio dal convegno sui metalli rari di Brescia

Ritornare ai beni reali per difendersi dall’inflazione e dai terremoti finanziari

Si è concluso il convegno sui metalli rari di Brescia con un messaggio abbastanza chiaro: la carenza di questi metalli è diventata cronica e nei prossimi anni assisteremo ad una domanda che non troverà un’adeguata offerta per essere soddisfatta. Tra gli altri hanno partecipato Knut Andersen, esperto norvegese di metalli rari della Swiss Metal Assets.

I relatori hanno illustrato, tra l’altro, la difficile situazione economica che l’Italia e l’economia mondiale stanno attraversando, in un momento storico in cui la preoccupazione per l’inflazione e per i possibili terremoti finanziari è sempre maggiore.

La difesa più importante da eventi sfavorevoli sui mercati finanziari rimangono tutti quei beni tangibili e reali, che quantomeno garantiscono di non dissolversi fisicamente dalla sera alla mattina a causa di un bottone premuto nella sala di controllo di qualche banca d’affari internazionale. In primo piano i metalli, metalli rari e metalli preziosi.

Al termine del convegno il pubblico ha rivolto numerose domande ai relatori, indice di un crescente interesse per i metalli  rari e di una diffusa preoccupazione per la crisi economica che il mondo sta attraversando.

L’ultima occasione di quest’anno per sentir parlare di metalli rari sarà l’incontro, che riguarderà argomenti economici e fiscali, che si terrà a Bardolino (VR) il 15 dicembre, organizzato da MERCATOLIBERO.

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