Il metallo che ci difende dall’inquinamento e dai tumori

Anche se tutti conoscono il platino per averlo visto brillare su qualche gioiello, l’impiego principale di questo metallo è nell’industria automobilistica, medicale e farmaceutica. Ma, soprattutto, ci difende dall’inquinamento.

Il platino è universalmente conosciuto come un metallo prezioso perché viene impiegato nella produzione di gioielli. In realtà questo metallo ha una serie di impieghi molto più vasti, che vanno dal settore industriale a quello medico.

Il platino è utilizzato nei convertitori catalitici, di cui compone il rivestimento di un cilindro a nido d’ape a sezione circolare. I convertitori catalitici vengono montati tra il motore e la marmitta, dove si formano le tipologie più pericolose dei gas di scarico. Convertono più del 90% degli idrocarburi e del monossido di carbonio in biossido di carbonio, azoto e vapore acqueo, mentre nel caso di motori diesel, convertono i gas inquinanti in anidride carbonica e vapore acqueo. Naturalmente sono dispositivi estremamente utili per ridurre l’inquinamento.

Sempre più platino contro l’inquinamento

I primi catalizzatori furono impiegati nel 1974 negli Stati Uniti ed in Giappone dove, ad oggi, coprono circa il 95% di tutti i veicoli venduti. Nel futuro, le norme anti inquinamento saranno sempre più severe e le case automobilistiche stanno lavorando per creare catalizzatori sempre più efficienti. Per questo motivo la domanda di platino in questo settore è destinata a crescere.

Nel settore della gioielleria, il platino ha qualità che lo rendono ideale per la fabbricazione di gioielli. È duro e resistente all’ossidazione, può essere riscaldato e raffreddato più volte, senza perdere le sue proprietà. Di solito, viene utilizzato insieme ad altri metalli del gruppo del platino, oltre a rame e cobalto, che ne rendono più  facile la lavorazione.

Attualmente, il più grande consumatore al mondo di gioielli in platino è la Cina.

Le applicazioni industriali del platino sono assai numerose, dai catalizzatori per la produzione di ingredienti per fertilizzanti, alla produzione di siliconi, hard disk e vari dispositivi elettronici. Inoltre è impiegato nelle protesi dentali, negli apparecchi per la produzione di vetro e nei sensori di molti dispositivi di sicurezza.

Nel settore medico il platino è apprezzato per la sua conducibilità, bio-compatibilità e durata. Perciò è usato nei sensori, soprattutto quelli che devono rilevare l’ossigeno, nei cateteri, negli stent e nei dispositivi per la neuro-modulazione. Viene impiegato anche in alcuni medicinali per il trattamento del cancro ai testicoli, dei tumori alle ovaie e al seno e del cancro ai polmoni.

Nel 2010, soltanto per i dispositivi biomedici, sono state consumate 175.000 once di platino. Altre 25.000 once di metallo sono state utilizzate per produrre farmaci antitumorali.

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