Nel settore dei diamanti, stanno avvenendo cambiamenti epocali, che verranno ricordati nei libri di storia.
A esserne coinvolti sono i tre più grandi operatori del settore: De Beers, BHP Billiton e Rio Tinto. Dopo ottant’anni di attività, la famiglia Oppenheimer abbandonerà il commercio di diamanti. Anche BHP Billiton e Rio Tinto, onnipotenti multinazionali del settore delle materie prime, hanno dichiarato di volere uscire dal mercato.
Mentre si respira questa aria di una rivoluzione imminente, continuano a circolare le voci sulla presenza sempre più importante di grossi fondi di investimento nel settore. Secondo Idex Online, entro la fine dell’anno vedremo interventi rilevanti da parte di grossi fondi d’investimento.
L’idea è quella di creare fondi specializzati in diamanti per insediare il primato dell’oro come bene rifugio per eccellenza. Un’evenienza di cui si parla da anni ma che forse è pronta per verificarsi.
Lo scorso mese, la Harry Winston Diamond Corp., che sembrerebbe interessata a rilevare tutte le attività diamantifere di BHP Billiton e Rio Tinto, ha annunciato l’inizio di una collaborazione con una società con sede a Zurigo (Svizzera), per la creazione di un fondo di investimento in diamanti.
Qualche gioielliere, vista la crisi economica mondiale in corso, ha già pensato ad investire in pietre preziose, conoscendo a fondo le potenzialità di profitto di un investimento del genere.
Naturalmente, vendere un diamante ad un cliente privato non è così complesso come creare un fondo di investimento specializzato in pietre preziose. Ma considerando i tempi di instabilità economica mondiale che stiamo attraversando e la ricerca assillante di un rifugio sicuro dove poter mettere i propri soldi, i diamanti potrebbero diventare l’investimento a prova di bomba che tutti stanno cercando.
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