Uno dei più grandi buchi creati dall’uomo: la miniera di Mirny

Mirny è una miniera di diamanti dentro uno dei più grandi buchi mai creati dall’uomo sul pianeta. È così grande che potrebbe risucchiare elicotteri.

Mirny Mine, nota anche come Mir Mine, è uno dei più grandi fori scavati dall’uomo. È una gigantesca miniera di diamanti a cielo aperto che si trova in Siberia Orientale (Russia), una volta chiamata la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Yakuzia (Yakut ASSR).

Il ricco deposito di diamanti fu scoperto il 13 giugno 1955 dai geologi sovietici durante la Spedizione Amakinsky in Yakuzia. Si tratta di una miniera profonda oltre 525 metri (è la quarta più profonda del suo genere al mondo) e ha un diametro di 1.200 metri. Ad oggi, non è più operativa come miniera a cielo aperto ma funziona soltanto per l’estrazione sotterranea.

Qualcuno dice che potrebbe risucchiare gli elicotteri che dovessero sorvolarla ma, fino ad oggi, non ci sono stati incidenti confermati di questo tipo.

Scoperta la kimberlite, che significa diamanti

Il team della spedizione che ha scoperto Mirny Mine, si era imbattuto per puro caso in questo enorme deposito di kimberlite, un tipo di roccia ignea (vulcanica o magmatica) che fu scoperta per la prima volta a Kimberley, in Sudafrica. La scoperta valse ai geologi della Spedizione Amakinsky il Premio Lenin nel 1957, uno dei massimi riconoscimenti in Unione Sovietica.

La kimberlite e la sue inclusioni (spesso si tratta di diamanti) sono molto rari in tutto il mondo.

Un salvagente per la disastrata economia sovietica

La scoperta di diamanti in Yakuzia fu una grande notizia per l’Unione Sovietica, specialmente dopo molte spedizioni di prospezione fallite negli anni ’40 e ’50. Non avrebbe potuto avvenire in un momento migliore per l’Unione Sovietica, profondamente devastata dalla Seconda Guerra Mondiale e con un’economia praticamente in rovina.

I diamanti della Yakuzia si sarebbero presto dimostrati preziosi per ricostruire il paese. Nel 1957 cominciarono i lavori per sfruttare il sito.

Tuttavia, scavare la miniera di Mirny non è stato facile visto che le condizioni meteorologiche della zona erano davvero difficili. L’inverno dura circa sette mesi con temperature che scendono, spesso, fino a -40 gradi Celsius. Le gomme delle automobili diventavano troppo fragili per essere utilizzate e l’olio lubrificante si congelava regolarmente.

In estate non era molto meglio. Il terreno, precedentemente duro come la roccia, si trasformava in un lago di fango, costringendo a lavorare in condizioni proibitive.

Le mire della De Beers sulla miniera

Ciò nonostante, la miniera fu avviata e presto divenne molto redditizia. Era la più grande miniera di diamanti dell’Unione Sovietica e, negli anni ’60, produceva 10 milioni di carati (2.000 chilogrammi) all’anno. Sorprendentemente, circa il 20% dei diamanti estratti erano di prima qualità.

All’epoca, la De Beers, che deteneva il monopoli dei diamanti in tutto il mondo, era particolarmente preoccupata per la miniera di Mirny. Infatti, per anni la De Beers aveva dovuto acquistare tutta la produzione russa di diamanti per riuscire a controllare il prezzo sul mercato globale.

Una trappola mortale per gli elicotteri

Lo spazio aereo sopra e intorno all’enorme buco è rigorosamente vietato. Infatti, la miniera di Mirny è una potenziale trappola mortale per gli elicotteri, che potrebbero venir risucchiati nelle profondità.

Se un buco è abbastanza profondo, la terra riscalda l’aria al suo interno. Più profonda è la buca, più calda è l’aria. L’aria calda sale e l’aria fredda scende. L’aria calda che sale dalla miniera è meno densa e dà meno sostegno ai rotori degli elicotteri rispetto all’aria più fredda. Poiché il cambio di temperatura è estremamente brusco, quando un elicottero sorvolasse il buco, il pilota perderebbe il controllo prima di riuscire ad aumentare la velocità di rotazione dei rotori per compensare la perdita di portanza.

Il futuro di Mirny

Un innovativo studio di architetti, AB Ellis Limited, ha annunciato nel 2010 il progetto di costruire una gigantesca città a cupola nella miniera in disuso, chiamata Eco-city 2020.

L’obbiettivo è di riabilitare la zona industriale di Mirny, attirando turisti e residenti (100.000 persone) nella Siberia Orientale. La nuova città sarà divisa in 3 livelli con una fattoria verticale, foreste, aree residenziali e ricreative.

Ad oggi, il progetto non è però ancora uscito dal tavolo da disegno degli architetti ed è dubbio che lo farà mai. Ma non disperiamo, il futuro di uno dei buchi più grandi del mondo non è ancora stato scritto.

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