Gioie (poche) e dolori (tanti) per l’argento

L’argento sta soffrendo sia per i problemi che affliggono i metalli preziosi che per quelli dei metalli industriali.

L’argento è come una medaglia con due facce ben distinte: da una parte è un metallo prezioso, dall’altra è un metallo industriale.

Infatti, viene influenzato da entrambi i settori che, quando sono entrambi forti, ne trascinano i prezzi velocemente verso l’alto, mentre quando uno dei due è debole viene compensato dalla forza dell’altro.

Tuttavia, quando sia i metalli preziosi che i metalli industriali vanno male, per l’argento sono guai molto seri, come sta accadendo da qualche anno a questa parte.

Con un mercato dell’oro improntato al ribasso e il grave rallentamento economico cinese che penalizza quasi tutti i metalli industriali, l’argento viene colpito dalle negatività di entrambi i mercati.

Molti investitori si chiedono se una ripresa dei prezzi sia possibile nel corso dei prossimi mesi

È come se il metallo bianco avesse due cappelli da indossare, uno che lo fa sembrare un metallo prezioso e l’altro un metallo industriale. Purtroppo entrambe le figure sono drammaticamente negative, in qualsiasi modo le si voglia guardare.

Dando uno sguardo ai numeri, l’argento ha perso l’11,7% dall’anno scorso e, nel corso dello scorso agosto, ha raggiunto il suo livello di prezzo più basso degli ultimi 6 anni. Ma i record negativi non sono finiti: la scorsa settimana ha toccato i 13 giorni consecutivi di discesa, cosa che non era mai accaduta dal lontano 1950.

Naturalmente, con uno scenario così negativo, molti investitori si chiedono se una ripresa dei prezzi sia possibile nel corso dei prossimi mesi. A riguardo le opinioni degli analisti non sono affatto concordi.

Secondo Thomson Reuters GFMS il prezzo medio del metallo bianco rimarrà a 15,5 dollari, mentre Bank of America ha recentemente avvertito che potrebbe raggiungere i 12 dollari nelle prossime settimane. Più ottimista, Capital Economics, prevede un livello di 20 dollari entro la fine del 2016.

Ma l’evento chiave per il destino dell’argento, e non solo, rimane la riunione della Federal Reserve americana (FED) del prossimo 15 dicembre. Infatti, il malessere di cui hanno sofferto tutti i metalli preziosi nel corso del 2015 è in gran parte dovuto alle crescenti preoccupazioni circa un rialzo dei tassi da parte della banca centrale americana.

Secondo Bloomberg, esiste allo stato attuale una probabilità del 66% che la FED alzi i tassi nella riunione di dicembre. Anche la probabilistica si è messa a remare contro l’argento!

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