Fuochi d’artificio: arte o scienza?

Tutti i segreti dei fuochi d’artificio sono contenuti nella chimica, nella fisica, nella matematica e nell’ispirazione artistica dei pirotecnici.

Perché i fuochi d’artificio attirano così tante persone?

Forse perché le persone sono attratte dalle esplosioni di luce, dai colori e dai suoni frastornanti. Ma pochi sanno che i fuochi d’artificio sono il risultato di un’attenta combinazione tra arte, chimica, fisica e matematica.

Stelle immerse nella polvere da sparo

Uno scoppio pirotecnico avviene lanciando in aria una capsula che esplode. Questa esplosione rilascia tutt’intorno una serie di particelle che bruciano (le stelle) e che seguono molteplici direzioni.

Se andiamo a vedere cosa racchiude un guscio pirotecnico troveremo delle stelle immerse nella polvere da sparo, con al centro un candelotto e una miccia per innescare l’esplosione. La lunghezza della miccia determina a quale quota si innescherà la carica, che a sua volta infiammerà la polvere da sparo, aumentando la dimensione e la forza dell’esplosione.

È la chimica che possiede tutti i segreti dei colori che compongono i fuochi d’artificio.

Stronzio e litio per ottenere il rosso

I colori che si vedono in cielo sono infatti causati da una serie di composti metallici che vengono aggiunti in piccole quantità: stronzio e litio per ottenere il rosso, calcio per l’arancio, sodio e cadmio per il giallo, magnesio e alluminio per il bianco, bario per il verde, rame e cobalto per il blu, stronzio e rame e manganese per il porpora, titanio e magnesio e alluminio per l’argento.

Quando le stelle bruciano, gli atomi di metallo assorbono energia, si eccitano ed emettono una luce di un colore specifico. Perciò, caricando le stelle con sali di diversi metalli, si ottengono effetti luminosi specifici. Per ottenere colori che cambiano, è possibile combinare diversi sali metallici, alcuni nello strato più esterno, altri nel cuore della stella. Inoltre, modificando le dimensioni, il numero e il posizionamento di ogni stella all’interno del guscio, si ottengono forme e dimensioni diverse dei fuochi d’artificio: cerchi, anelli, stelle, salici, crisantemi e così via.

Se siete dotati di ingegno, di conoscenze di chimica, di fisica e di uno spiccato spirito artistico, siete dei buoni candidati per la professione di pirotecnico. Altrimenti, non vi resta che godervi il prossimo spettacolo di fuochi d’artificio, con qualche conoscenza in più su come sono fatti.

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