Ebola terrorizza gli investitori

In Africa occidentale si sta delineando lo scenario peggiore per tutte le attività economiche: la paralisi dell’economia di tutta l’area per arginare la diffusione dell’epidemia, con conseguenze finanziarie, economiche e sociali difficilmente prevedibili.

Non è la prima volta che che l’Africa si trova ad affrontare un’emergenza sanitaria, con risvolti drammatici in termini di vite umane, ma anche in termini economici.

La tubercolosi, per esempio, ha fatto parecchie vittime in Africa e, soltanto nel 2013, dei 2,3 milioni di casi segnalati, quasi un terzo erano collegati al settore minerario nell’area sub-sahariana. Secondo alcune fonti, nove minatori su dieci in Sud Africa sono infetti da tubercolosi, in forma più o meno latente.

Tuttavia, come ormai tutti sanno, è in corso una nuova emergenza: Ebola.

Il virus letale sta devastando la Guinea, la Liberia, la Nigeria e la Sierra Leone, costringendo le aziende minerarie che operano in quei paesi a fare qualcosa.

Secondo il New York Times, più di 3.000 persone hanno contratto Ebola da marzo di quest’anno, e più della metà di queste persone sono morte. L’epidemia è concentrata in Africa occidentale, dove si trovano molte miniere e progetti minerari.

È la diffusione più letale di Ebola dal 1976, anno in cui il virus fu scoperto. Le Nazioni Unite l’hanno definita come “la più grande sfida in tempo di pace che l’ONU abbia mai affrontato“.

Per le aziende che operano in questa area geografica, la possibilità che malattie del genere possano colpire i lavoratori fa parte del rischio d’impresa. Ma Ebola è lo scenario peggiore per questo tipo di rischio.

Il Center for African Democratic Affairs (CADA) sta cercando di valutare l’impatto economico di Ebola in Africa occidentale e dalle prime notizie il panorama che emerge è terribile: le aziende sono state costrette a interrompere la produzione e le compagnie aeree hanno sospeso i voli verso i paesi colpiti dalla malattia.

Secondo il CADA, la diffusione della devastante epidemia potrebbe portare ad una situazione di panico generale, con la conseguente paralisi di ogni attività economica.

Al momento, le attività economica non si sono ancora arrestate del tutto, ma tutta l’industria mineraria ha certamente subito un duro colpo. Ci sono state numerose interruzioni della produzione e molti lavoratori sono stati evacuati, poichè le aziende cercano di proteggere i lavoratori dall’epidemia. Gli amministratori delegati di molte aziende hanno chiesto aiuto a tutta la comunità, oltre che alle organizzazioni mondiali, per alleviare le conseguenze finanziarie della malattia.

L’epidemia di Ebola in Africa Occidentale ha costretto all’interruzione di tutte le operazioni di estrazione, una scelta obbligata per le tante aziende che hanno deciso di evacuare i lavoratori. Ebola è fatale dal 60% al 90% dei casi e non esiste un vaccino o una cura disponibile per sconfiggere la malattia.

Gli investitori nel settore minerario sono molto preoccupati e anche se le aziende stanno facendo il possibile per gestire questa emergenza, si rendono sempre più conto che alcune epidemie e disastri non possono essere evitati, indipendentemente da quanto un’azienda possa essere preparata per gestire gli imprevisti.

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