Dove trovare il miglior equilibrio tra vita e lavoro: classifica 2013

I paesi che garantiscono ai propri lavoratori la maggior quantità di tempo libero e retribuito.

Spesso vengono pubblicate le statistiche sui paesi del mondo dove si vive meglio o dove la popolazione è più ricca, elaborando tutta una serie di parametri quali il PIL pro-capite, il tasso di criminalità, l’aspettative di vita media e così via.

Anche sul nostro blog abbiamo pubblicato alcune di queste classifiche, come per esempio “I 10 paesi più ricchi del mondo (2013)” oppure “I migliori paesi dove vivere e lavorare nel 2013“.

Ma trovare un elenco di paesi dove vivere e lavorare in equilibrio, cioè potendo dedicare tempo sufficiente oltre che al lavoro anche alla famiglia, è una faccenda complicata oltre che affetta da un certo grado di soggettività. Ci ha provato Mother Nature Network, un popolare sito americano, che ha classificato i primi dieci paesi al mondo dove è più facile trovare un perfetto equilibrio tra lavoro, famiglia e tempo libero, in altre parole dove è più facile trovare la felicità.

Da questo rapporto uno dei paesi spesso in cima alle classifiche per le opportunità di lavoro, gli Stati Uniti, ne esce abbastanza male: vacanze o congedi di maternità retribuiti sono una chimera per tutti i lavoratori americani, cosa che relega il paese lontano dai primi posti di questa particolare classifica.

I primi dieci paesi classificati nel 2013 sono:

  1. sveziaSvezia
  2. lituaniaLituania
  3. danimarcaDanimarca
  4. norvegiaNorvegia
  5. olandaOlanda
  6. finlandiaFinlandia
  7. franciaFrancia
  8. brasileBrasile
  9. bulgariaBulgaria
  10. germaniaGermania

L’unico paese non europeo è il Brasile, il paese che offre ai propri lavoratori il maggior numero di giorni di vacanze retribuite al mondo.

Anche la Lituania è generosa con i propri lavoratori: 41 giorni di ferie retribuite annue, di cui 13 solo per le festività nazionali.

In Bulgaria le lavoratrici hanno diritto a 410 giorni di maternità retribuita al 90% del salario, di cui 45 possono essere sfruttati prima della nascita del figlio.

Certamente, in tempi di crisi quali quelli che stiamo vivendo, sorge spontanea la domanda se tutti questi paesi possano permettersi un sistema assistenziale tanto generoso ma probabilmente altrettanto costoso.

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