Dispositivi elettronici da indossare, grazie al molibdeno

Nei laboratori del MIT stanno lavorando su circuiti elettronici così sottili, flessibili e leggeri, che potranno essere indossati.

Il molibdeno è un metallo conosciuto per l’utilizzo come additivo per l’acciaio, rendendolo più duro e resistente al calore e alla ruggine. Ma viene impiegato anche in altri settori, meno tradizionali per il molibdeno, ma con prospettive molto buone in termini di crescita. Due di questi settori sono quello automobilistico e quello dell’elettronica.

Il 61% del molibdeno mondiale viene utilizzato per produrre acciaio, grazie ad un punto di fusione estremamente elevato (2623 °C) e ad una forte resistenza alla pressione e alla corrosione. Ma un altro 13% del molibdeno è impiegato nel settore chimico, soprattutto nei lubrificanti. Già nel 1961, la Ford Motor Company, sviluppò un grasso lubrificante che conteneva sia bisolfuro di molibdeno e polietilene per giunti a sfera, cuscinetti e altri componenti per l’automobile.

La domanda di lubrificanti a base di molibdeno dovrebbe continuare a crescere, in linea con la ripresa della domanda di automobili.

Negli Stati Uniti, ad esempio, le vendite di auto sono cresciute del 20% nel mese di agosto rispetto ad agosto 2011. Nel lungo termine, le vendite di automobili sono previste crescere con la crescita della ricchezza delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo.  La Cina, per esempio, ha visto crescere le vendite di auto nuove dell’11% nel mese di luglio rispetto a luglio 2011, come riportato dal Financial Times.

Lo scorso mese ha fatto molto rumore la notizia che i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology  hanno utilizzando il bisolfuro di molibdeno per realizzare componenti elettronici ultra-sottili che potrebbero radicalmente cambiare il nostro modo di interagire con la tecnologia.

I ricercatori del MIT hanno realizzato una serie di componenti elettronici di dimensioni microscopiche utilizzando fogli di bisolfuro di molibdeno che hanno uno spessore di solo un millimetro, comprendenti una porta NAND (un elemento di base nei componenti elettronici), un oscillatore e una memoria. Questi sviluppi aprono la possibilità di realizzare dispositivi ultra-sottili ad alta efficienza energetica, schermi televisivi, computer, sensori chimici. Questi dispositivi, essendo molto sottili,  possono esser indossati come un vestito.

È il momento più emozionante degli ultimi 20 o 30 anni per l’elettronica“, ha detto Tomás Palacios, professore associato di ingegneria elettronica e informatica al MIT.

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