Cosa c’entra la FED con i metalli preziosi?

Ecco come e perché gli annunci della Federal Reserve degli Stati Uniti circa i tassi di interesse, impattano su oro e argento.

La scorsa settimana la Federal Reserve americana (FED) ha annunciato che non avrebbe alzato i tassi di interesse, dal momento che i dati economici, occupazionali e sulla crescita dei consumi delle famiglie erano tali da non richiedere questa misura.

A grandi linee, quando l’economia degli Stati Uniti è forte, la FED alza i tassi di interesse, mentre quando è debole li abbassa. Questo tipo di decisione ha un impatto finanziario enorme in tutto il mondo che impiega come valuta di rigerimento il dollaro americano.

Naturalmente, anche i metalli preziosi ne sono significativamente influenzati. Infatti, essendo considerati investimenti sicuri, attirano più investitori quando le cose non si mettono bene come, per esempio, quando la più grande economia del mondo rallenta. Al contrario, se l’economia va bene, gli investitori sono meno propensi ad acquistare i cosiddetti beni rifugio, come oro e argento.

Da quanto detto si potrebbe ragionevolmente pensare che quando i tassi di interesse salgono, i metalli preziosi scendano.

Quando i tassi di interesse salgono, i metalli preziosi scendono?

Stranamente, la storia indica che quando i tassi di interesse salgono, il prezzo dell’oro fa altrettanto. Nel 1970, l’oro corse fino a raggiungere un massimo storico, mentre i tassi di interesse erano alti. I titoli di stato americani erano al 3,5% nel 1971, ma entro il 1980 avevano raggiunto il 16%. I prezzi dell’oro, nello stesso periodo, sono passati da 50 dollari all’oncia a 850 dollari.

Tuttavia, la correlazione diretta tra i tassi di interesse e i prezzi dell’oro non si è dimostrata così significativa da poter tirare conclusioni definitive. Anche perché i prezzi si muovono spesso non dopo le decisioni della FED, ma con largo anticipo facendo riferimento a quelle che sono le aspettative del mercato.

Oggi il mercato dei metalli preziosi non si muove su quanto deciso dalla FED la scorsa settimana, ma su quello che deciderà nella prossima riunione di novembre, durante la quale molti credono che i tassi saliranno.

Anche se, quanto detto fino ad ora, fa riferimento ai tassi d’interesse nominali e non ai tassi reali che probabilmente sono quelli che influenzano davvero l’andamento dei metalli preziosi, tutto il mercato globale si muove facendo riferimento ai primi. Ragione per la quale i prezzi di oro e argento si stanno indebolendo, dopo mesi di forti rialzi.

Se i metalli preziosi saranno in grado di contenere questa fase di ripiego resta da vedere. Per ora, tuttavia, l’andamento di quest’anno di oro e argento è stato più che soddisfacente per gli investitori… grazie o nonostante la FED?

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