Commodities con il fiato corto…

Giugno non sembra sarà un buon mese per il mercato delle commodities, in particolare per quello dei metalli. È la fine del trend rialzista?

Gli esperti di commodities segnalano un possibile cambiamento di tendenza del mercato.

Da maggio 2016 il trend dei prezzi guardava verso l’alto e i tori la facevano da padrone sul mercato, ma da qualche settimana sembrano avere perso fiato.

Dall’anno scorso molte cose sono cambiate. La scorsa settimana, per esempio, la Federal Reserve americana (FED) ha aumentato i tassi di interesse dello 0,25% e la cosa, per quanto fosse ampiamente prevista, avrà un effetto negativo sui mercati delle materie prime. Al contrario, la mossa della FED ha dato respiro al dollaro che, per tutto l’anno in corso, aveva perso terreno contro le principali valute internazionali.

Essendo il prezzo di quasi tutte le materie prime in dollari, ogni aumento delle quotazioni della valuta americana provoca costi maggiori per gli acquirenti

Un dollaro americano in rialzo ha un impatto negativo su tutte le commodities e sui metalli in particolare, provocando di solito la caduta dei prezzi. Ne possiamo avere una controprova guardando il Commodity CRB Index, sceso al suo livello più basso da oltre un anno.

D’altronde, essendo il prezzo di quasi tutte le materie prime espresso in dollari, ogni aumento delle quotazioni della valuta americana provoca costi maggiori per gli acquirenti e, di conseguenza, può causare una discesa dei prezzi.

Anche il mercato del petrolio si trova ad affrontare una chiara tendenza al ribasso, con i prezzi che stanno ulteriormente scendendo anche questo mese. Tutti sappiamo quanto sia importante il petrolio per gli acquirenti di metalli, soprattutto nel caso dell’alluminio, poiché ha un impatto diretto sui costi da sostenere per l’approvvigionamento energetico.

Se il petrolio scende, i margini aumentano per i produttori di metalli, con la conseguenza che le quantità prodotte di metallo prodotte cresceranno.

Esattamente quello che tutti si aspettano avvenga nei prossimi mesi per l’alluminio.

METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED